Chiudete gli occhi e immaginate: spiagge lunghe, sabbia bianca, mare turchese, cielo azzurro, sole caldo e pace assoluta. Riaprite e richiudete. Localini in riva al mare, ristoranti sulla spiaggia, party chic nelle ville, feste hippy per la strada, profumo di pajella, sapore di aragosta, aperitivi sulla scogliera e il tramonto che colora il mare...
Eccola Formentera, la mia Isla, la regina delle isole Baleari, non un posto qualunque, stupenda in ogni cosa, col mare più bello d'Europa.
Perdonatemi ma quando ci penso mi si materializza così davanti agli occhi quest'isola meravigliosa di cui non posso fare a meno, dove provo a tornare ogni anno per prendere un po’ di ossigeno.
Tre-quattro-cinque giorni. Quando posso e come posso.
Ci siete mai stati? Io tante volte...
La prima nel 2002 e me ne sono innamorata.
Ma quella di allora era un’altra Formentera, ancora poco conosciuta, modaiola al punto giusto, con tanti piccoli locali che ne hanno fatto la storia in questi anni e dove era più facile incontrarsi, con le sue spiagge ancora vergini e poco affollate, e un’atmosfera lontana anni luce da quella più focosa di sua sorella Ibiza.
La ricordo così tra le mie giornate a Illetas e a Plaja Mijorn, gli aperitivi al Big Sur che volevo non finissero mai, i pomeriggi in attesa del tramonto, le colazioni in piazza a San Francisco, le cene a San Ferran da Fonda Pepe e le notti a Es Pujols al Banana’s, al Pachanka e a quella che oggi si chiama Tipic, che prima era Xueno, e prima ancora aveva un un altro nome che oggi non ricordo nemmeno più.
Formentera è forse l’ultimo paradiso del Mediterraneo, tra vita semplice, spiagge da favola e natura ancora vergine.
E il mare...il mare era e resta la sua risorsa più spettacolare.
Ogni posto nel mondo che ho visto dopo Formentera ha dovuto subire un inevitabile confronto.
Le spiagge di Illetes, nella parte più a nord dell’isola, sono quelle che preferisco. Ci si può arrivare a piedi, in macchina, in scooter o in bicicletta. All’ingresso del parco si paga una piccola tassa ma quella è la porta verso un eden di spiagge e insenature naturali.
Io ne adoro due: El Pirata Beach e il Tanga. Sono ai due lati opposti della striscia di sabbia e quando il mare è mosso da un lato, è piatto dall’altro. Ma versante est o ovest non c'è differenza perché qui è un incanto sempre e comunque.
Del Tanga amo il colore del mare, verde chiaro. Del Pirata quello della sabbia, rosa.
Illetas, oltre alla caratteristica marecalmo-maremosso, è anche piena di piccoli isolotti raggiungibili a nuoto. Se possibile, lì l’acqua è ancora più cristallina. E benché la mia isla d’estate sia presa d’assalto dal mondo, il suo mare conserva anche in quel periodo la sua bellezza.
La parte finale è la penisola Es Trucadors e si può percorrere tutta a piedi. E’ un lungo tratto di costa con sabbia bianchissima e mare da favola, interrotta da bar, ristoranti e chiringuitos. In un'ora di passeggiata si arriva alla spiaggia antistante l'isola de S'Espalmador, piccolo tesoro delle Baleari.
Un posto dove torno spesso è Platja des Llevant, spiaggia estesa e a tratti selvaggia, con bellissime dune di sabbia e un mare da sogno. E’ molto meno frequentata di Illetas ma è mooolto amata dai nudisti. Camminare tra le dune è incantevole e il contrasto mare-sabbia è forte e netto.
Dall’altra parte di Formentera c’è Plaja Migjorn. Questa spiaggia è un capolavoro lungo 5 chilometri. Ci sono tratti completamente vergini, bisogna attraversare parchi e boscaglie prima di vedere il mare. Nel 2002 le strade erano delle vere mulattiere e sulle spiagge - deserte - c'era il nulla.
Oggi in alcuni tratti è ancora un po' così. In altri, invece, bar, ristoranti e hotel hanno preso il sopravvento e solo in alcuni casi “disturbano” la bellezza della costa.
Tutta Playa Mijorn è un’enorme piscina con svariate gradazioni di blu. La spiaggia, alle spalle, in alcuni punti ha una splendida distesa di dune. Le case con accesso diretto alla spiaggia sono davvero poche e quando le vedo penso che chi vive lì sia in paradiso e che abbia trovato veramente la pace dei sensi.
Sono stata anche a Cala Saona, parte nord-occidentale, ma non mi ha particolarmente colpita.
Forse perché l'ho vista piccola e quel giorno era talmente affollata che l’idea di mettere il mio ombrellone in 25esima fila mi ha fatto scappare. Ma è ben attrezzata e riparata dal vento. Ed è un posto dove godersi fantastici tramonti e scorci di Ibiza. Almeno così ho visto...dalle foto degli altri!
L’ultima volta che sono stata a Formentera - e ahimè...a luglio fanno due anni! - sono stata ad Es Calò.
Questo posto è una meraviglia di Dio, un'insenatura disegnata in un paesaggio già di per sé pittoresco. La natura si mischia con l’affascinante porticciolo e le barche dei pescatori. Ed è una località dove mangiare pesce freschissimo.
A piedi si raggiunge Calo’ de Sant Agusti, un posto incantevole con null'altro che il mare.
Ci sono diverse spiagge, infine, anche alla Mola, più famosa per il suo faro. Non mi sono mai spinta così oltre per fare un bagno. L'isola è relativamente piccola e quando resto qui solo per pochi giorni - praticamente sempre - preferisco ritornare nei miei posti.
Mi dà più il senso di casa: so muovermi, so starci, mi sento perfettamente a mio agio.
Sono fatta così. Resto legata ai luoghi, alle cose che ho visto, ai momenti vissuti, alle sensazioni provate...e ho voglia di rivivere la stessa magica atmosfera di sempre, immersa nella contemplazione dei colori del mare e delle sfumature dei tramonti...