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  • Melania Bifaro

INSTAGRAM. Quella volta che un Hacker mi ha rubato il profilo


Le cose che credi non ti potranno mai capitare. E invece, alla fine, succedono proprio a te.

Perché in fondo io a questo Blog di Viaggi ho iniziato a lavorarci solo e soltanto per passione. Perché desideravo qualcosa che fosse soltanto mia.

E di certo non immaginavo sarebbe diventata così importante. Per me, soprattutto, intendo.

Non volevo un business o un lavoro perché io - anche se molti non lo sanno - un lavoro che per giunta mi piace pure ce l’ho già. Ma visto che c'è sempre qualcosa che mi frizza nelle mani e nel cervello e non riesco a stare ferma cinque minuti, poco più di due anni fa ho buttato giù, per "rivalsa" - attraversavo una fase professionale delicata - e per gioco, quattro o cinque racconti di viaggio e ho imbastito e realizzato quello che è il mio sito: www.inviaggioconapple.it.

Io, proprio io che con la tecnologia ho sempre litigato, mi sono ritrovata in poche settimane - orgogliosamente - con il mio Blog.

I primi mesi sono stati complessi. C'è voluto un impegno super straordinario nel vero senso della parola perché di articoli, post, fotografie, corrispondenza e di tutto il resto me ne occupavo in ogni istante del mio tempo libero. Il che voleva dire: tempo libero dal mio lavoro.

E a chi pensa che questo non sia un lavoro ma semplicemente un divertimento, che non lo prende sul serio o, peggio, reputa sia solo una perdita di tempo, replico dicendo che invece è una cosa seria, che assorbe completamente se ci punti ogni cosa, se ci credi davvero.

E visto che io ci credevo veramente, soprattutto perché avevo ripreso a scrivere dopo tanto tempo, mi sono tuffata in questo piccolo sogno impiegando ogni istante disponibile e lavorandoci notte, pause pranzo, weekend, feste, ferie e tutti i santi giorni rossi sul calendario che quando sei un lavoratore dipendente - come me - non vedi l’ora che arrivino.

E così via di articoli, post e video, cura dei Social e finalmente, dopo un anno, i primi bei numeri!

Il mio errore? Non pensare che quest'orticello piccolo piccolo, che un po' alla volta iniziava a a crescere, potesse fare gola a qualcuno.

Ed è lì che mi hanno fregata. Perché qualcuno, a un certo punto ha iniziato invece a tenermi sott'occhio e - osserva, osserva, osserva - una notte s’è rubato il mio profilo di Instagram.

E ora, vi racconto cosa è accaduto.


GIOVEDI' 6 SETTEMBRE 2018

La sveglia che mi suona nei miei soliti orari insoliti: 7.13, 7.17, 7.23.

Come se le cifre dispari mi consentissero di svegliarmi in una dimensione diversa.

Apro gli occhi, qualche messaggio su Facebook e una lunga serie di notifiche su Instagram. ma sono troppe e decido di non aprire l’App, passando a Whatapp.

Poi si fa ora. Mi alzo, apro il rubinetto della doccia e intanto, curiosa, torno su Instagram, via App e via Safari. Messaggi: utente inesistente e Questo link non è valido.

Un errore di rete. Penso: questa linea va malissimo.

Mollo il telefono. Doccia, mi vesto, mi trucco. Ci riprovo, uguale.

Sono le 7.54.

Mi collego alla posta e trovo due email.

La prima, alle 7.20, in cui Instagram mi informa che il mio indirizzo email e la mia password sono cambiate e che se non sono stata io a farne richiesta devo seguire un link, indicato nel messaggio stesso, per ripristinare la vecchia situazione. Ci provo ma il processo è già irreversibile.



La seconda, alle 7.52.

E’ la mail che mi cambia la giornata. E' di un hacker che mi informa che mi ha rubato il profilo e che se non pagherò 350 dollari entro le successive tre ore distruggerà ogni cosa.


Rido, butto il telefono in borsa e scendo.

In viaggio verso il lavoro scrivo ad un’amica alla quale era accaduta la stessa cosa.

Mi dice rapidamente:

- di contattare l’Assistenza di Instagram indicando il problema;

- di attendere una mail codificata dal team di Instagram alla quale rispondere inviando una foto mentre si tiene tra le mani un foglio bianco con un codice ad X cifre contenuto nella mail stessa in modo da poter essere identificati dal Team IG;

- di avere fiducia che tutto si risolverà.


Poi mi dice: "Beh certo, hai più di 70mila Followers. Il fatto è grave. Si devono muovere. A me c'hanno messo 4 giorni per ripristinare ogni cosa".

Romina - la mia amica - è preziosa. Perché certe cose, in certi momenti, se non le sai e perdi tempo a capire cosa fare, chissà come va a finire.

Così, mi fermo un attimo e in dieci minuti:

- Contatto l'assistenza Instagram.

Si procede in due modi, io li ho provati entrambi.

In più contatto anche l'assistenza di Facebook, proprietaria di Instagram. Quindi:


1) Si effettua il processo normale di Log-In ad Instagram, che non sarà ovviamente possibile fare. Quindi si procede con richiesta di Accesso Assistito. Poi si va avanti in maniera intuitiva spiegando il problema e segnalando che il profilo è stato hackerato.

2) Si procede tramite profilo Istagram di amici o parenti. Andate su Impostazioni - Assistenza - Centro Assistenza e procedete come al punto 1.


Poi,

- Rispondo all’hacker che non pagherò e lo denuncerò. Lui mi risponde che non teme conseguenze.

- Compilo una denuncia online sul sito della Polizia postale. Non riesco a completarla poiché tra le richieste obbligatorie c'è quella di indicare...l'indirizzo IP dell'hacker! E io che ne so?

- Contatto il server che gestisce la mail dell’hacker. E' una compagnia svizzera alla quale scrivo chiedendo di individuare-bloccare-segnalare l'hacker. Pena una denuncia anche contro di loro. L'azienda si attiva, chiude la mail all'hacker e si rende disponibile a collaborare con la Polizia postale internazionale.


Così, dopo un’ora circa arriva una prima mail dell’assistenza IG ma con uno stranissimo indirizzo Facebook tanto da farmi credere sia un fake. Scrivo ancora al supporto IG da ogni account disponibile intorno a me per richiedere un immediato intervento. Ma continuano ad arrivare strane mail.

A un certo punto lascio perdere. Mi dico che se è andata così, così doveva andare.

Senza Instagram sarò finalmente libera! Giuro: l'ho detto!


Verso sera, la lampadina: metto in rete la mail dell’hacker e googlando trovo la storia di una blogger che ha subìto lo stesso attacco qualche mese prima. La sua esperienza è identica alla mia.

Le scrivo tutto e dopo 2 minuti - incredibile - mi risponde confermandomi che quelle mail che ritenevo fasulle fossero, invece, quelle giuste.

Mi scrive di rispondere immediatamente per consentire all'Assistenza di Instagram di effettuare un intervento shock sul mio account in modo da potermi riappropriare del mio profilo. Lo faccio.

E finalmente mi dico che non ho più altra cosa da fare se non aspettare!

Durante il giorno e fino a sera tardi, poi, arrivano - la cosa più bella in assoluto - valanghe di email, messaggi, telefonate di amici anche oltreoceano che mi chiedono, si dispiacciono, si arrabbiano, mi inviano foto e screeshot del profilo…che oramai non esiste più. Via foto (ne resta giusto qualcuna), via hastag (idem!) e commenti, via followers. Via tutto!

Puff: tutto polverizzato in poche ore. L'hacker non mi aveva mentito.

Eppure resto tranquilla. Nonostante tutto il lavoro di questi due anni.


VENERDI' 7 SETTEMBRE 2018

Chi ha detto che "Domani è un altro giorno..." aveva proprio ragione!

Perché il giorno successivo mi sveglio con una prima email dell'assistenza di Instragram che mi informa che lo staff sta lavorando al mio caso.

Qualcosa inizia a cambiare.

Alle 10 non ho ancora l’accesso ma comincio a rivedere qualche foto con i miei hastag. Poi il nome e l'immagine del profilo (ma i followers restano ancora a zero).

Intanto l’hacker mi scrive da un altro indirizzo e-mail dicendomi che il suo vecchio indirizzo - stranamente, guarda caso! - è stato bloccato. E continua a chiedere soldi. Non gli rispondo.

Finalmente alle 12.30, la svolta!

Instagram scalza l’hacker e mi invia una mail per resettare ogni cosa.

In meno di due minuti mi riapproprio del mio profilo e...ciao caro hacker dei miei stivali!

Alla fine dei conti, il mio profilo resta lo stesso, con ogni foto, ogni hastag, ogni follower.

Qui sotto, quello che restava di InviaggioconApple (solo qualche foto e qualche hastasg) e poi, man mano, il profilo che è riapparso ed ha ripreso forma.





COME PROTEGGERE I PROFILI SOCIAL

Attualmente seguo una serie di indicazioni per proteggere i miei profili Social sperando che una cosa del genere non capiti mai più. A chi ne ha uno, di quasiasi tipo, ecco cosa suggerisco per evitare violazioni della privacy e appropriazione dell'identità:


- Tenere sempre al sicuro l'email

Mi riferisco alla mail che utilizzate per l'accesso a Instagram e/o Facebook. Createne una "segreta" che non conosca nessuno. Il modo più semplice per hackerare Instagram è hackerare la posta elettronica.

Io non lo sapevo, e avevo una mail pubblica e facilissima da hackerare.

Per i contatti, usatene un'altra ancora. Quella, ovviamente, potrà essere pubblica.


- Impostare l'autenticazione a due fattori

E' una forma di protezione ottima perché ogni volta che qualcuno proverà ad accedere al vostro account riceverete un messaggio di notifica con il codice da inserire per sbloccare l'accesso da un altro computer o dispositivo che non sia il vostro.

In sintesi, a meno che l'hacker non sia seduto accanto a voi, non potrà vedere il codice sul vostro telefono.

Per quanto possibile, proteggete anche il numero di telefono perché si può clonare pure quello.


- Non pagate mai gli Hacker

Se dovesse mai accadere una cosa del genere, mantenete la calma. Contattate immediatamente il supporto Instagram. Inviate anche diverse segnalazioni da diverse e-mail per avere più possibilità e spiegate bene, ma brevemente, il vostro caso.

Intanto, prendete tempo con l'hacker in modo che l'assistenza di IG possa avere maggior tempo per lavorarci ed evitare che l'hacker bruci davvero il vostro profilo.

In ogni caso, siate pazienti.


- Denunciate il fatto alla Polizia postale

Non dimenticate questo passaggio importante. Purtroppo la denuncia online non è semplice e intuitiva. Ci sono richieste di info che non sempre possediamo.

Inoltre, la denuncia online va depositata anche in forma cartacea nell'ufficio di polizia postale più vicino a voi entro le 48 ore successive alla denuncia stessa, pena la decadenza della denuncia.

In alternativa, recatevi al più vicino Comando di Polizia o Carabinieri e denunciate persone e fatti.

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