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ITALIA. Da Monopoli a Gallipoli via Salento, e oltre: Puglia on the road, itinerario di 12 giorni

Immagine del redattore: Mel BiMel Bi

Il mio posto del cuore, in Italia, ha un nome e si chiama PUGLIA.

Mi ha conquistata in un attimo e da qualche anno, oramai, svetta nella mia lista di luoghi speciali.

Negli anni passati avevo avuto modo di frequentarla ma solo per lavoro. Quelle cose in pieno stile "toccata e fuga" che nemmeno hai il tempo di renderti conto di dove ti trovi.

E sebbene, nel 2012, una vacanza in Salento mi avesse già aperto gli occhi verso questa regione così operosa, non ero più riuscita a tornarci fino a tre anni fa quando Ostuni ha fatto scoccare una nuova scintilla.

Da allora, ogni anno, la Città Bianca è diventata il riferimento per i miei giri in VALLE D'ITRIA e nell’ALTO SALENTO.

Poi però l'estate scorsa ho pianificato un tour più lungo. E sono rimasta più tempo per godermi pienamente la bellezza di questa regione che rappresenta, sotto tanti punti di vista, il meglio dell'eccellenza Made in Italy.

Questo è il primo itinerario italiano di cui scrivo. E mi fa immensamente piacere iniziare con la Puglia.

Non troverete le solite info dettagliate dei miei itinerari di viaggio intorno al mondo, tipo meteo e fusi, uffici cambio e carte di redito, passaporto, visti, vaccini ed altro ancora.

Ma qualche suggerimento è doveroso anche qui, perché le dritte non bastano mai.

Prima di iniziare, o anche a fine lettura, date un'occhiata al mio INSTAGRAM: troverete negli highlights una raccolta delle IG Stories più belle realizzate in Puglia. Per semplificare, lascio il link qui.




L'ITINERARIO: QUANDO ANDARE

L'itinerario di cui vi scrivo tocca città molto belle - e "fruibili" sempre - e prevede soste lungo la costa.

Ogni occasione è buona per andare in Puglia ma rinunciare a tuffarsi nelle acque cristalline di questa regione è un peccato mortale. Pertanto, se amate il mare, questo tour è perfetto da giugno a settembre.

In ogni caso, la Puglia offre talmente tanto che la stagione giusta non esiste. Perciò, ritagliatevi un po' di tempo, quando vi sarà possibile, e partite! Qui vi lascio l'itinerario con le tappe principali del mio ontheroad!

Ma come amo spesso dire, questa è solo una traccia, uno schema che è stato costruito prima di partire e rimodellato lungo la strada. Perché un viaggio vero riservsa sempre delle sorprese!




SPOSTAMENTI

Un tour itinerante prevede un mezzo. Io sono partita in macchina da Napoli ma lungo la strada ho incrociato tanti camper. Bella esperienza che mi piacerebbe provare, un giorno - forse - ma non per viaggi così lunghi.

Ottima soluzione sono i bus, che costano poco e partono da tutta Italia. Ci sono diverse compagnie ma attenzione a definire prima la città di arrivo perché non in tutte le località è semplice, poi, trovare auto a noleggio.

A me è successo una volta, e senza un contatto personale avrei dovuto cambiare i miei programmi.

Nelle stazioni di città come Bari o Lecce, per esempio, e negli aeroporti è tutto più semplice. Troverete svariate società di autonoleggio ma vi suggerisco di prenotare l'auto in anticipo, specie in alta stagione, e quindi estate e periodo natalizio.




COSA METTERE IN VALIGIA

Preferite abiti leggeri in piena estate. La regione è caldissima. Lino e cotone sulla pelle vi aiuteranno, specie se farete trekking, passeggiate a cavallo o giri in bicicletta.

In valigia anche felpe e giubbetti leggeri perché...come si dice?

Lu sule, Lu mare e lu ientu? proprio così, e non c'è vento solo in Salento!

Scarpette da scogli se sugli scogli a piedi nudi non ci sapete camminare e scarpe comode per evitare scivoloni sulle pietre che lastricano le vie di tanti centri storici come Ostuni, Cisternino, Otranto, Lecce.

Asta per i selfie, sempre, e maschera e pinne perché da Monopoli e fino a Castro tuffarsi attrezzati è pazzesco.

Poi, per esempio - non c'è in questo itinerario ma io ci sono andata un paio di anni fa - dovesse capitarvi di fermarvi nell’area naturale di Torre Guaceto- vi lascio il link qui- potreste trovarvi faccia a faccia con una tartaruga.




PRENOTAZIONI ALBERGHI E SPIAGGE

L’offerta turistica pugliese è vasta ma in alcune località vi consiglio di prenotare in anticipo, specie se volete stare in centro. Ci sono infinite soluzioni e non c’è niente di meglio che completare la giornata in relax e comfort.

Anticipatevi anche per la prenotazione di stabilimenti balneari specie nei mesi più caldi. Non escludo che anche l’estate del 2021 porterà con se le regole del 2020 e questo comporterà una certa organizzazione pre-partenza.




MANGIARE IN PUGLIA

Mangiare in Puglia è un'esperienza.

Assaggiate tutte le prelibatezze locali.

Da Bari a Polignano e Monopoli non perdete riso patate e cozze, la focaccia barese, le orecchiette, il caffè speciale, zuppa e fritti di pesce, i panzerotti, fave e cicoria, la puccia col polpo. E poi burrata, capocollo e stracciatella.

Da Otranto a Gallipoli, via Lecce, Castro e Leuca, pasticciotti, caffè in ghiaccio (il famoso caffè leccese con ghiaccio e latte di mandorla), frise, pucce e il rustico leccese se amate pane e derivati. E poi, i gamberi rossi di Gallipoli e la Scapece gallipolina, ciciri e tria, ricci, frutti di mare e cruditè che chi più ne ha, più ne mangi.

A breve condividerò un articolo dettagliato sui posti più carini - trovate info anche qui - in cui ho mangiato.

E intanto adesso...pronti che si va!





GIORNO 1

Bari, Polignano a Mare, Monopoli

Partiamo da Napoli, in macchina, in due. Arriviamo a Bari in tre ore, causa limiti di velocità in autostrada.

Recuperiamo due amiche alla stazione, facciamo un giro in auto molto veloce per sentire un po’ l’odore della città e prendere confidenza con il mare. Poi puntiamo verso POLIGNANO A MARE.

Non è la prima volta per me, e mi rendo conto subito che la passeggiata della mia prima volta bissa esattamente la seconda eccetto che in una tappa, bellissima.

Grazie ad un amico pugliese, saliamo sulla mitica Terrazza RedBull, la terrazza dei tuffi da record di Polignano. Un sogno affacciarsi su Lama Monachile e godersi lo spettacolo da questa prospettiva.

Polignano è deliziosa, il borgo affacciato sul mare ha un fascino incredibile. I balconi in fiore, le porte colorate, le poesiesui muri…basta un’ora per innamorarsi di questo posto.

Vi lascio il mio articolo di approfondimento sulla città qui per “condurvi” nella vostra passeggiata alla scoperta del centro storico. Ci fermiamo per un aperitivo da Pescaria, ristorantino molto rinomato e tappa fissa per chiunque passi di qui. E' molto più un fast food ittico in realtà e prepara piatti di pesce fresco buonissimi.

Ci rimettiamo in viaggio e raggiungiamo quasi al tramonto MONOPOLI.

La mia prima volta qui. E sono sincera: bella e vitale che proprio non me lo aspettavo. Dormiamo al B&B Fari e Fanali, affacciato sul porto, che inauguriamo noi. Stanze curate e vista sull’alba da emozione ogni mattina.

Scendiamo per cena e da quattro diventiamo quindici tanto chela nostra tavolata al Ristorante Carlo V diventa ancora più divertente. Tra l’altro, si mangia divinamente e la vista merita davvero. Monopoli di notte è magica, così facciamo un giro e poi finiamo la serata a Le Palme Beach Club, lido di giorno e beach club di notte.




GIORNO 2

Monopoli, Savelletri e dintorni

Prima colazione sulla terrazza di casa ma l’obiettivo è andare in uno stabilimento balneare per combattere i 40 gradi. Troviamo posto a TORRE CANNE DI FASANO, al Santos. Lido molto carino con un bel solarium e una discesa diretta con gli scogli sul mare. In zona - io la conosco bene - è pieno di spiagge lunghe, belle e attrezzate. Parliamo del Parco Regionale delle Dune Costiere e la bellezza di questo luogo è incredibile: dune di sabbia chiarissima si inseguono tra loro in una vegetazione a tratti fittissima in un percorso di passerelle di legno che attraversano tutto il parco e arrivano fino al mare.

Per pranzo prendiamo le pucce col polpo a La Baia, a Torre Canne. Una delizia. Se possibile, fatevi aggiungere anche della stracciatella. Per vostra info, tra Torre Canne e Savelletri è pieno di chioschetti take-away e ristorantini sulla spiaggia che cucinano pesce freschissimo. Ma si mangiano pucce col polpo, frutti di mare e ricci a volontà.

Nel pomeriggio raggiungiamo SAVELLETRI per un giretto e un aperitivo da Alchemicamente da Maddalena, bar-ristorante molto carino sul mare. Provate il drink al frutto della passione, di un buono esagerato.

La sera è festa in una bellissima villa di amici di amici - è il bello della Puglia - a Capitolo, con tonnellate di riso patate e cozze e panzerotti fatti e fritti al momento.





GIORNO 3

Monopoli, Cala Cerasa, Ostuni

Primo caffè a casa e poi scendiamo per un giro a MONOPOLI e per gustare il primo pasticciotto della vacanza.

Scendiamo a piedi e raggiungiamo Piazza Garibaldi e poi il Porto Antico.

Lo spettacolo è pazzesco. Bellissimo di notte ma di giorno ancora di più. I colori sono straordinari: il bianco delle case, l’azzurro del mare, barche e gozzetti variopinti. Praticamente una cartolina. Procediamo verso via del Porto perdendoci tra città e mare. Ogni angolo è prezioso da vedere e fotografare. Alcuni scorci ricordano la Grecia. La bellezza vera è perdersi tra i vicoletti, tra case bianche, cactus e fichi d’india. E l'odore buono delle taverne.

Per pranzo ci spostiamo a CALA CERASA, piena da giorni e ci organizziamo con parei e teli sulla scogliera. La cala, molto famosa, è piccola ma bella. Da qui ci si può spostare lungo la scogliera verso altre cale vicine.

Cala Cerasa ha uno stabilimento attrezzatissimo e nei weekend organizza aperitivi da non perdere. Così restiamo fino al tramonto, poi proseguiamo per OSTUNI. Ci arriviamo giusto in tempo per una sistemata (dormiamo al Radici GuestHouse, centrale e consigliato) e andiamo a cena alla Taverna della Gelosia.

Finiamo la serata al Riccardo Cafè, “l’Anema e Core” a cielo aperto della Valle d’Itria. Nel frattempo, vi lascio un articolo di approfondimento sulla mia amata Città Bianca.





GIORNO 4

Ostuni, Trappeto (Parco Regionale delle Dune Costiere), Lecce

Sveglia presto, facciamo colazione nei pressi della Cattedrale e poi ci infiliamo nei vicoli bianchi di OSTUNI per un tour fotografico. A proposito, se cliccate qui, trovate un mio articolo con un po' di dritte sui posti instagrammabili della Città Bianca.

OSTUNI è bella come sempre, ancora un po’ dormiente alle 11 del mattino e pure un po' ventosa ma, un po' per volta, cala il vento e la giornata si scalda potrando tra i vicoli tanta gente.

Il centro storico è particolare: le porte azzurre e i portoncini verdi, i fichi d’india, l’odore del mare, la vista sugli ulivi.

Ecco, Ostuni è quella magia che sempre sento dentro ogni volta che ci torno, è la “signora” che mi ha fatto innamorare della Puglia. Vi lascio un altro articolo qui, per scoprirla meglio. Basta un click.

Prima di lasciare Ostuni compriamo pane, prosciutto crudo, burrata e una quantità infinita di stracciatella per il nostro pranzo ontheroad.

Per raggiungere LECCE facciamo un giro più lungo - una bella dritta local - e finiamo in un posto meraviglioso.

Attraversiamo il PARCO REGIONALE DELLE DUNE COSTIERE, verso località TRAPPETO DELL'ARCO (mettete sul navigatore Masseria Fontevecchia e proseguirete - fidatevi - nella bellezza assoluta di uliveti a perdita d'occhio).

In un attimo mi ritrovo davanti la Puglia dei film: una strada sterrata e infinita, costeggiata da ulivi secolari, balle di fieno e una distesa di steppa e terra con i colori dell’oro e che porta fino al mare.

Pranziamo proprio lì, e poi proseguiamo per LECCE. Dormiamo all'Up Room&Suite.

Passiamo tutto il pomeriggio in giro, facciamo tappa al Caffè Alvino per un caffè leccese e pasticciotti classici e al pistacchio da provare.

Lecce è bellissima. E' la mia seconda volta ma mi lascia nuovamente a bocca aperta. La Basilica di Santa Croce, la Cattedrale e lo sfavillio delle viuzze che si illuminano all’ora del tramonto sono un incanto. Ceniamo da Alex, uno dei ristoranti più buoni in cui abbia mangiato in Italia, tra gentilezza dello staff e piatti eccellenti.




GIORNO 5

Grotta della Poesia, Torre dell’Orso, Faraglioni di Sant’Andrea, Cave di Bauxite, Otranto

Giornata impegnativa con un elenco fitto di posti da toccare. Prima tappa, la GROTTA DELLA POESIA, una piscina naturale molto bella, uno dei tesori più preziosi e conosciuti di Puglia. Ci troviamo un delirio di persone, nonostante il mare mosso e il vento. Ci fermiamo per un tuffo e ripartiamo. Bella ma...mi aspettavo di più.

Ci femriamo a TORRE DELL'ORSO, Marina di Melendugno. Ci torno per la seconda volta e ci trovo lo stesso mare agitato del mio primo viaggio in Salento. Peccato, perché qui i colori sono davvero strepitosi. Non a caso li chiamano i Caraibi del Salento. Da questa spiaggia si gode di una vista splendida sui faraglioni di Torre dell’Orso, Le Due Sorelle. Pranziamo su uno dei lidi dell’omonima spiaggia e puntiamo ad un’icona pugliese: i FARAGLIONI DI SANT'ANDREA. Avevo viso qualche foto su magazine di viaggio e in qualche servizio tv ma dal vivo lasciano davvero senza fiato.

Proseguiamo verso OTRANTO ma ci fermiamo prima alle CAVE DI BAUXITE. Il percorso a piedi per arrivarci è facile e carino. La visita assolutamente gratuita. Vi consiglio di andarci al tramonto per godervi il meglio dei colori di questa antica miniera dismessa.

Piccola nota: quei colori mi hanno fatto tornare in mente i miei amati States, e in particolare l’Horseshoe Bend in Arizona. Per chi non sapesse di cosa sto parlando, basta un click qui che ve lo racconto io.

Raggiungiamo l’hotel a Otranto poco prima del tramonto. I Basiliani, Gruppo CDS Hotel, è una struttura molto bella, incastonata come un gioiellino nel verde del territorio, accogliente e con camere con vista giardino e piscina a sfioro sulla vallata dove rilassarsi un po’. Ed è quello che ci vuole in un viaggio così.

In serata raggiungiamo a piedi il centro storico di Otranto. Ceniamo, ottimamente, a La Polperia - Fish Bar. Poi giriamo ancora un po'. Ci sono molti locali e bar, negozi aperti fino a tardi ed è piacevolissimo starsene in giro.





GIORNO 6

Baia Imperia, Piscine naturali di Santo Stefano, Baia dei Turchi, Giro in Catamarano

Partiamo con l’idea di vedere la Baia dei Mulini ad acqua. La strada è interrotta, il rischio frane ha reso il passaggio inaccessibile. Unica possibilità: pagare una sorta “di tassa” ad un campeggio che confonde il costo del transito con un ingresso spiaggia e lettini non garantiti, con l'aggiunta di una firma di una liberatoria da danni personali in caso di frane o altre calamità.

Ci rifiutiamo e, pur a malincuore, decidiamo di andare via e perlustrare la zona. Tiriamo dritto su quella stessa strada e ci fermiamo più volte. Finchè dall’alto della scogliera scopriamo il mare meraviglioso e incontaminato della costa di Otranto. E io mi innamoro di BAIA IMPERIA. Solo più tardi scopriamo – perché ce lo dicono in altra località - che tutta l’area è interdetta. Peccato che lungo la strada non ci siano cartelli a segnalarlo.

Proseguiamo verso ALIMINI-BAIA DEI TURCHI. Lasciamo l'auto al parcheggio e con una navetta raggiungiamo un punto in cui è possibile andare a piedi alla baia o alle PISCINE NATURALI DI SANTO STEFANO. Scegliamo le piscinee.

Inutile descrivervi il colore dell’acqua, vi lascio dare un’occhiata alle fotografie. La cosa più bella è l'averla vissuta quasi in esclusiva con poche persone.

A piedi nella pineta, poi, raggiungiamo BAIA DEI TURCHI, insenatura spettacolare di sabbia bianca e mare cristallino.

Nel pomeriggio con una escursione dell'hotel usciamo in catamarano per un paio d’ore.

Il giro è molto bello, la costa di Otranto è frastagliatissima, tra scogliere, grotte, insenature e un mare splendido. Riusciamo ad arrivare anche alla Baia dei Mulini ad Acqua ma andarci via terra è un’altra cosa e i colori dell’acqua della mattina sono completamente differenti.

Ci tratteniamo poi ad OTRANTO per un giretto. La città di pomeriggio, col sole che inizia a scottare meno, è ancora più bella. Facciamo sosta per un pasticciotto da Merola e un rustico salentino alla rusticheria accanto. In serata riprenotiamo al Fish Bar per assaggiare i suoi panini col polipo arrostito e stracciatella.




GIORNO 7

Faro di Palascia, Porto Badisco, Santa Cesarea Terme, Castro, Leuca

Ci muoviamo presto, ci sono tante nuove tappe. La prima è nei pressi di Otranto: è il FARO DI PALASCIA, la punta est più estrema dell’Italia, e pare che da lì- col cielo terso - si veda l’Albania.

Proseguiamo per PORTO BADISCO dove sostiamo per un incantevole bagno. Per pranzo, facciamo una scorpacciata di ricci da Carlo, baretto-drogheria in prossimità della discesa a mare. Posto modesto, con pochi tavolini di legno all’ombra ma assolutamente caratteristico. Vi conviene arrivare presto e già in mattinata prenotare i ricci e l’orario per il pranzo o potreste restare a bocca asciutta.

Nel primo pomeriggio arriviamo a CASTRO MARINA e prenotiamo al volo una barca per un giro delle grotte.

Dalla Palombara alla Zinzulusa e fino alle grotte sulfure di Santa Cesarea passando per Porto Miggiano dove facciamo anche un tuffo in più perché il mare è meraviglioso. Per noleggiare la barca andate direttamente al porto, è pieno di chioschetti, fanno tutti lo stesso giro e hanno tutti lo stesso prezzo. Noi abbiamo scelto Fortunato noleggio, barca in esclusiva per due ore e mezza e ci siamo trovate benissimo.

Prima di riprendere la macchina per LEUCA, breve sosta da Martinucci in Piazza a Castro Marina. Pasticciotti deliziosi e gelati artigianali eccellenti. Vi consiglio il gusto Gallipoli, misto di cioccolato, zenzero e molto altro.

Raggiungiamo LEUCA ma prima facciamo uno stop al CIOLO DI GAGLIANO DEL CAPO. Poi raggiungiamo il nostro B&B, il Pappagallo. Facciamo un po’ di telefonate per mangiare spaghetti col riccio anche a cena e troviamo il Lido Azzurro, ottimi piatti e atmosfera unica coi tavolini a lume di candela praticamente nell'acqua.