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  • Immagine del redattoreMel Bi

CERVIA. Tra storia e tradizioni della città Romagnola che ruota intorno al sale - Mini Itinerario


Le Saline di Cervia, Emilia Romagna - Italy
Siete mai stati a Cervia? Io mai fino a qualche settimana fa.

Eccetto qualche puntatina a Milano Marittima (dove sono stata in vacanza quando ero ragazza e beh…qualche anno fa oramai), Rimini e Bologna toccate per lavoro non ero mai stata in questa cittadina che mi è tanto piaciuta per quella sua carica energetica tipica delle città di mare.

Cervia, città di tradizioni marinare e di pescatori, è piena di cose da fare soprattutto perché l'incontro di queste due culture - il mare e il sale - ispira ogni cosa.

Cervia è il posto dello "Sposalizio del mare" legato al periodo veneziano e a una leggenda del Quattrocento e del "Sapore di sale" festa gastronomica locale. Ma è anche un luogo da scoprire a piedi o in bici lungo le "rotte del sale", seguendo le vie dell'antico commercio dell'oro bianco.

Premesso questo, è chiaro che tra centro storico e borgo marina, il museo e le saline va via una giornata. Che potete organizzare ripercorrendo il mini itinerario che vi invito a fare se avete voglia di assaggiare la storia e lo spirito di un luogo che ruota intorno al suo tesoro più prezioso, il sale.




***MINI ITINERARIO DI 1 GIORNO***



IL CENTRO STORICO E LE CASE DEI SALINARI

Iniziamo da qui, dal centro storico e dalle mitiche case dei salinari.

Cervia, città di barche e di sale, viveva, e vive tutt’oggi, ancorata a quei ricordi dei salinari che la costruirono.

Tutte le vecchie case dei salinari e delle loro famiglie si trovano proprio nel centro storico di Cervia, nel cosidetto Borgo dei Salinari, e sono state tutte edificate tra la fine del Seicento e i primi del Settecento.

A mettere in piedi la città furono i salinari stessi che tramandavano - secondo una legge del periodo - le loro case, gratuitamente, di padre in figlio. Le abitazioni sono tutte concentrate in quest'area, sono circa una cinquantina e ciascuna ospitava fino a quattro famiglie.

Il borgo ha un fascino particolare anche perché è splendidamente tenuto. Le case sono piene di fiori e sono tutte messe a nuovo, i portoni sono quelli d'un tempo e le finestre hanno ancora le inferriate originarie, quelle stesse che conferivano alla città l'aspetto di una fortezza con tanto di grate di protezione.

Passeggiare nel rettangolo che include le abitazioni in un momento di tranquillità, quando si sente solo il brusio delle botteghe nei dintorni, riporta in un'atmosfera insolita e sembra quasi di sentire le voci dei salinari.





IL BORGO MARINA E LA TRADIZIONE MARINARA

La pesca e il mare hanno fatto sempre parte della storia dei cervesi e la Marina a tutto questo s'ispira: il borgo storico, i ristorantini che cucinano pesce buonissimo appena pescato, il mercatino locale che si affaccia sul porto canale e che segna le tradizioni del luogo sono il segno più tangibile di questo forte legame con il mare.

Bastano quattro passi tra questi vicoli per rendersi conto di quanto sia viva la tradizione marinara.

Cervia è città di mare e di pescatori. E questa tradizione è visibile in quel portocanale che collega il mare a Cervia Vecchia e che era anche il canale immissario della salina.

La tradizione marinara, qui, viaggia attraverso eventi e visite guidate sulla cultura della pesca e del mare ma soprattutto si ritrova nelle vecchie - e affascinanti - storie delle famiglie locali. Come quele sulle "vele".

Ogni famiglia, a Cervia, aveva la sua imbarcazione, con una vela propria che rappresentava la famiglia stessa, considerata come uno stemma, un vessillo, e che serviva ai familiari per riconoscere le barche quando rientravano al porto. Molte di quelle vele storiche, simbolo della città, sono state riprodotte e sono in bella mostra nel portocanale. E poi, il canale, i vicoli e i muri delle case di Borgo Marina sono tappezzati di piastrelle su cui sono state dipinte molte di quelle vele con tanto di nome della famiglia.





MUSEO DEL SALE

Ecco, il sale. Può la storia di un luogo racchiudersi tutta in un granello di sale?

Ebbene si, perchè quell’oro bianco di cui tutti parlano rappresenta la ricchezza primaria di Cervia e dell’intera area tanto da celebrarlo con un museo.

Il MUSA, il museo del sale di Cervia, è il simbolo della passione di un luogo che da sempre lega la sua storia al suo sale, vero patrimonio culturale cittadino.

Vicende, racconti, e attrezzi antichi vennero raccolti e messi insieme per allestire una mostra temporanea negli anni Ottanta all’interno dei Magazzini del sale per testimoniare quanto attorno al sale girasse l’intera vita di una comunità. La mostra, nel tempo, divenne permanente arricchendosi di nuovi materiali, venne riorganizzata e alla fine diede vita al MUSA che oggi testimonia quanto la tradizionale lavorazione del sale rappresenti la ricchezza economica di questi luoghi.

Il Museo, gestito dai salinari, racconta di questo patrimonio ovunque conosciuto come “Sale dolce di Cervia”. Anche qui abita un pezzo di storia della Romagna ed è il luogo dove vengono svolte attività didattiche e percorsi di formazione soprattutto dedicate agli studenti per mantenere vivo il ricordo della tradizione.




LE SALINE DI CERVIA

Quel sale dolce, tesoro prezioso che si estrae dalle Saline, è la risorsa naturale più pregiata della Romagna.

Per questo si parla di Oro Bianco. Quell'oro ricchezza di Cervia.

Il sistema tradizionale della lavorazione, un’arte di grande valore da proteggere, insieme alle speciali condizioni climatiche di questo luogo sono quasi una magia. La mano dell’uomo e l’aria buona di questa parte di Romagna danno vita ad un sale integralmente marino - ricco di iodio, rame, zinco e altri oligoelementi essenziali presenti nell’acqua di mare - dal sapore più delicato e privo di quel retrogusto amaro e per questo considerato un sale unico al mondo.

La visita alle saline è imprescindibile per chi visita Cervia, non solo perchè ne rappresenta la storia ma anche perché le saline sono dentro il Parco Regionale del Delta del Po e sono di rara bellezza. Alle saline ci si arriva con una piccola barca parendo dal Centro Visite Saline di Cervia e all'arrivo si resta immediatamente colpiti dai colori che si accendono al tramonto e sfumano il paesaggio in un arancio rosato magnifico.

Le saline sono anche l’habitat di tante specie e se siete appassionati di birdwatching fermarsi qui è d'obbligo. Io sono riuscita a vedere uno stormo di fenicotteri rosa in volo. Un bel colpo d'occhio, e di fortuna.





CASA DELLE AIE

Casa delle Aie, l'antica casa dei pignaroli della Pineta di Cervia, un tempo “luogo industriale” dove si lavoravano e si conservavano i prodotti della pineta da vendere al mercato, è oggi ristorante eccellente e rinomato.

Per più di cento anni, Casa delle Aie, fu essenziale e funzionale alla pineta. Ma poi, dopo diversi passamano, e conclusa la sua tradizionale funzione, divenne luogo d’incontro di associazioni culturali e ideologiche locali e, pur mantenendo la sua struttura originaria, modificò completamente la sua destinazione, divenendo il perno della storia, della cultura e della buona cucina romagnola, oltre che alla conservazione delle tradizioni di Cervia.

Casa delle Aie custodisce, infatti, soprattutto le tradizioni gastronomiche ed è un luogo in cui si assaporano i gusti più autentici della cucina locale. Provate i tortelloni e le pappardelle alla bolognese e fate un giro di grigliata di carne, mi ringrazierete per il consiglio.






L’ORTO BOTANICO DEI FRUTTI DIMENTICATI

Accanto a Casa delle Aie, sorge l'Orto Botanico dei Frutti Dimenticati. Un luogo particolarissimo che è una risorsa importante a livello sia turistico che didattico.

In questo giardino abitano i cosiddetti “frutti dimenticati” etichettati anche coi loro nomi dialettali.

Tra questi, il rosmarino, il giuggiolo, il noce, ma anche il pompelmo rosa, il gelso, il pero volpino, il cotogno e la famosa famosissima – perché è il frutto della città in cui vivo – mela annurca.

Di questi frutti erano un tempo piene le campagne della Romagna e trovo che l’idea di ricreare quello stesso ambiente con quelle piante che circondavano le aie delle vecchie case rurali sia deliziosa, soprattutto perché valorizza il patrimonio di biodiversità del territorio che tanto merita di essere conservato.

"Il tour è stato organizzato da Viral Passport in collaborazione con Ravenna Tourism, VisitComacchio.it, VisitCervia e VisitMilanoMarittima. Si ringrazia anche VisitRomagna e InEmiliaRomagna"

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