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  • Immagine del redattoreMel Bi

RAVENNA. Tra storia e memoria, alla scoperta della città romagnola su Le Vie di Dante


“L’Amor che move il sole e l’altre stelle”

(Paradiso, XXXIII, v. 145)


Poche parole che racchiudono il significato di un'opera intera.

Dante Alighieri, padre della lingua italiana, concluse con quest'ultimo verso del Paradiso la sua opera più grande.

Parlando dell'Amore, quel meccanismo incomprensibile e unico attorno al quale ruotano la vita e l'Universo intero.

Lo stesso Amore che legò il sommo poeta a Ravenna, città che lo accolse e l'avvolse negli ultimi anni della sua vita e che lo ispirò nella scrittura della sua Divina Commedia.

Ecco, il mio autunno inizia così, sulle tracce di un uomo che ai tempi del liceo mi tolse sonno e fantasia.

Ho capito che avrei vissuto qualcosa di speciale appena giù dal treno.

Quando sono arrivata, nell’aria frizzante di Ravenna, cielo azzurro, sole bellissimo e temperatura perfetta per andare a zonzo, ho sentito tutta la vitalità e il brio di una città che custodisce i segreti di uno dei poeti più amati della letteratura italiana.

In un attimo mi sono piacevolmente ritrovata in una dimensione inaspettata, dentro uno scrigno d’arte, di cultura, di storia. Mi sono girata intorno e...voilà, mi ha rapita subito con la sua bellezza.

Ravenna l'ho conosciuta, e l'ho vissuta, seguendo un itinerario speciale che mi ha riportato su LE VIE DI DANTE che da lei e dalla sua magnificenza si lasciò ispirare negli ultimi anni della sua vita.

E per celebrare il Settimo Centenario dalla sua morte, vi racconterò Ravenna - tappa fondamentale per conoscere a fondo la storia della nostra bella Italia – attraverso la figura del padre della letteratura italiana.

Ravenna, ex Capitale dell’Impero Romano d’Occidente, del Regno di Teodorico e dell’Impero Bizantino, vanta monumenti meravigliosi che sono Patrimonio Unesco e che rendono la visita alla città un’esperienza unica.

E questa unicità è ancora più evidente se si considera il legame profondo che Dante strinse con la città.

C’è tanto a Ravenna che racconta di lui. Ogni angolo è storia, suggestione, magia.

Perciò, mettetevi comodi che vi porto con me in questo viaggio intenso e pieno di posti belli da scoprire, sulle orme dell’autore della più grande opera scritta in lingua italiana, capolavoro della letteratura mondiale.




I LUOGHI DI DANTE E LA ZONA DEL SILENZIO

Premetto che fa strano parlare di ZONA DEL SILENZIO in una città viva e solare come Ravenna.

Eppure quest’area esiste, è una delle più importanti del centro storico ed è tremendamente suggestiva.

Parliamo di quella porzione di città che raccoglie tutti i luoghi che sono il simbolo di Dante Alighieri.

E altro non è che un'area di rispetto e tranquillità intorno ai posti che rappresentarono l’ultimo rifugio del poeta.

Seguitemi...


LA TOMBA DI DANTE E IL QUADRARCO DI BRACCIOFORTE

Nel cuore di Ravenna c’è un luogo sacro e silenzioso che, più di tutti, è dedicato alla memoria di Dante.

Quasi alle spalle della Basilica di San Francesco e proprio in via Dante Alighieri sorge la sua tomba.

Per centinaia di anni le ossa del poeta furono spostate in diversi luoghi, contese tra Ravenna e Firenze, fino a sparire addirittura per un paio di secoli per mano dei Francescani che vollero preservarne il valore ed impedire che tornassero in Toscana.

Sul finire del Settecento, fu costruito il Mausoleo e le ossa comparvero per sparire nuovamente fino a che non fu ritrovata, nel 1865, in una parete del Quadrarco di Braccioforte – antico oratorio collegato alla Basilica di San Francesco e proprio accanto alla tomba - una cassettina di legno con una incisione che riportava a Dante.

Solo allora la salma fu ricomposta e tumulata in questo piccolo tempio, sempre affollato da appassionati e curiosi.

La tomba di Dante conserva anche un bassorilievo marmoreo commissionato sul finire del Quattrocento allo scultore Pietro Lombardo. E' sotto una quercia voluta da Carducci e che con i suoi rami sembra proteggere l’area.

Vi segnalo due cose. La prima riguarda la Tomba di Dante. Ogni giorno, proprio dinanzi alla tomba del poeta, studenti, cittadini e visitatori si ritrovano poco prima del tramonto per leggere la Divina Commedia e rivivere l’opera immortale. Quel momento ha un nome ed è Viva Dante/L’ora che volge al disio. Mi ci sono trovata per caso e sono rimasta qualche minuto. Toccante, credetemi.

La seconda è sul Quadrarco: al suo interno, alla fine di una scalinata, c’è la “Campana di Dante”, donata dai comuni italiani nel 1921 per omaggiare il sesto centenario della sua scomparsa.


LA BASILICA DI SAN FRANCESCO

Una delle basiliche più belle della città, molto frequentata e probabilmente anche molto amata dal poeta tanto che proprio qui furono celebrati i suoi funerali nel settembre del 1321.

La basilica ha tre navate e la sua magnificenza è concentrata nel suo abside e nella meravigliosa cripta che si trova proprio sotto l’altare. Basta scendere una scalinata e affacciarsi ad una finestra protetta da una balaustra per incrociare la meraviglia di questo luogo che vanta un pavimento in mosaico completamente ricoperto dall’acqua.


GLI ANTICHI CHIOSTRI FRANCESCANI

Sempre accanto alla tomba di Dante, ci sono gli antichi chiostri francescani, luogo di grande pace.

Il complesso vanta ben due chiostri e uno è proprio conosciuto come il Chiostro Dante perché è quello più vicino alla tomba. E’ racchiuso da un loggiato abbellito da colonne e capitelli.

L’altro è il Chiostro della Cassa con colonne in pietra d’istria, e marmo rosso veronese e di greco.

Fu proprio in questo luogo che i frati francescani, nel Cinquecento, trafugarono le ossa di Dante e le occultarono per impedire che fossero trasferite a Firenze.

LA BIBLIOTECA CLASSENSE

Uno dei luoghi storici di Ravenna, tra le venti istituzioni librarie più importanti d’Italia.

La Biblioteca è dentro un'Abbazia camaldolese ed è un’opera straordinaria di architettura che custodisce opere librarie di grande valore.

Ma il vero gioiello è l’ex refettorio con il dipinto de Le Nozze di Cana, l’affresco del soffitto, gli stalli lignei alle pareti e il portale di ingresso.

Oggi l'ex refettorio è conosciuto come Sala Dantesca dopo che nel 1921 venne usata - in occasione dei seicento anni dalla morte di Dante - come sala per le letture dantesche.

La sala, oltre al valore simbolico, è uno spazio multimediale molto importante per la città.

Tra le opere custodite nella Biblioteca c’è la Raccolta Dantesca Olschki, acquistata agli inizi del Novecento dal libraio Olschki e che è uno dei documenti più completi per quanto concerne le edizioni, le traduzioni e gli studi su Dante.


I GIARDINI PENSILI DI RAVENNA

A pochi passi dalla Tomba di Dante, ci sono la Cripta Rasponi e i Giardini Pensili del Palazzo della Provincia.

Anche questo posto ha la sua bella storia e parlando di Dante vi segnalo un’opera di design contemporanea particolarissima. Si intitola “Un alloro per Dante” ed è l’omaggio della città di Ravenna per celebrare il 700° anniversario della sua morte.

L’opera, dell’architetto Luisa Bocchietto, ha un diametro di due metri e mezzo e possiede 1423 fessure (il numero fa riferimento alle partizioni della Divina Commedia), destinate ad accogliere un numero uguale di foglie di alloro in rame. La singolarità sta non solo nella bellezza dell’opera stessa - che si lascia ammirare - che riproduce, incisa in laser, la volta celeste ma anche nel fatto che quelle foglie possono essere acquistate dai cittadini, fino a quota 1423, con l'obiettivo di contribuire alla realizzazione finale dell’opera stessa.

Un modo originale - e secondo me "affettuoso" - per onorare Dante e restituirgli ciò che in vita non ebbe.




I MUSEI

TAMO MUSEO

Parto dal TAMO, nello splendido complesso monumentale di San Nicolò, ed è un museo dedicato al mosaico antico e contemporaneo. La chiesa trecentesca che lo ospita è un luogo dove perdersi alla scoperta di un percorso museale tra reperti stupendi che raccontano la storia dell’arte del mosaico a Ravenna e nel suo territorio.

Nei chiostri ci trovate la sezione Mosaici tra Inferno e Paradiso che si ispira a soggetti danteschi.

Le opere sono state commissionate a grandi artisti italiani del Novecento, e sono davvero splendide.

Tra l’altro, in quest’anno di festeggiamenti e celebrazioni, ci sono due ulteriori esposizioni temporanee, sempre dedicate al poeta, disponibili fino al prossimo 6 gennaio 2022.


MUSEO DANTE

Bellissima l’esperienza in questo Museo che si trova proprio al primo piano degli Antichi Chiostri Francescani.

Il Museo Dante merita moltissimo poiché offre un’esperienza immersiva di contenuti, immagini e testimonianze storiche della vita e dell'opera del poeta.

E' un vero e proprio percorso emozionale – io sono impazzita – tra storia e immagini della sua vita.

Una sorta di viaggio tra storie e aneddoti ma anche l’occasione per soffermarsi sui tanti cimeli che lo ricordano, come la cassetta contenente le sue spoglie dal 1677 al 1685.

Le ultime tre sale riproducono Inferno-Purgatorio-Paradiso attraverso l’ascolto e la visione di versi e ologrammi.

STUPENDO.


MAR, MUSEO D'ARTE DELLA CITTA' DI RAVENNA

Avete presente Dante in versione POP? Se proprio non ci riuscite, provate a fare un salto al Mar di Ravenna.

Intanto vi mostro qualcosa io delle splendida mostra “Dante. Gli occhi e la mente. Un’Epopea POP”, grande ed innovativa esposizione sulla fortuna popolare di Dante e la sua opera, raccontata attraverso poesie e storie, dalla televisione alle canzoni. Inoltre, ad accompagnare questo percorso narrativo ci hanno pensato alcuni artisti di fama internazionale le cui opere sono state scelte per reinterpretare diversi temi danteschi.

Tra tutti ho amato “Le Anine” di Trisoldi.

Sono certa che vi piacerebbe. Avete tempo fino al 9 gennaio del 2022.




I MOSAICI E I SITI PATRIMONIO UNESCO

La storia di Ravenna passa attraverso l’arte del mosaico, che rappresenta la cultura, la storia e l’essenza stessa della città. Lo stesso Dante ne restò folgorato innamorandosi di alcuni capolavori, Patrimonio dell’Unesco, che sono tra i monumenti più importanti dell’arte paleocristiana in Italia e nel mondo.

Tanto che da essi si lasciò ispirare, quasi guidare…


LA BASILICA DI SAN VITALE

Uno scrigno che contiene un tesoro di una bellezza assoluta. Entrare nella basilica provoca un effetto WOW in pieno "american style" perché la realtà supera davvero di gran lunga l'aspettativa.

Non credo d’aver visto mai così tanta bellezza tutta insieme.

La Basilica racchiude architetture e mosaici frutto dell’influenza sia orientale che occidentale. E’ una testimonianza della grandezza imperiale bizantina e ha ispirato poeti e viaggiatori. E anche l’imperturbabile Dante Alighieri si lasciò guidare - nel VI Canto del Paradiso - dal mosaico dell’imperatore Giustiniano.


IL MAUSOLEO DI GALLA PLACIDIA

Un tesoro prezioso, tra i più antichi di Ravenna, un concentrato di storia, arte e bellezza assoluta, immediatamente accanto a San Vitale. Quando ci arrivi, dall’esterno, di certo non immagini ciò che vedrai.

Ma entrare in questo luogo è qualcosa di pazzesco. Il mausoleo, commissionato dalla Imperatrice Galla Placidia quale dimora in cui essere sepolta, infonde una suggestione unica: all’ingresso gli occhi si spalancano sul meraviglioso cielo stellato interamente realizzato in mosaico in cui è posta al centro una bellissima croce dorata simbolo di Cristo Nascente. Fu proprio quel cielo stellato, realizzato da un’artista bizantino, ad ispirare Dante.


LA BASILICA DI SANT’APOLLINARE NUOVO

Sempre nel centro storico di Ravenna, una delle chiese più antiche della città, anch’essa Patrimonio dell’Umanità. La Basilica è l’eredità più importante dell’epoca di Teodorico, ed è un capolavoro proprio dell’arte del mosaico d’età teodericiana e bizantina.

Anche qui i mosaici guidarono i pensieri e la penna di Dante che scrisse di una lunga processione che anticipava l’arrivo di Beatrice. Nel Purgatorio vennero descritte 24 persone vestite di bianco e con corone di fiordaliso sul capo. Proprio le figure di 12 donne e 12 uomini, a rappresentare le vergini e i santi, sulle pareti della Basilica riportano ai versi del poeta.


LA BASILICA DI SANT’APOLLINARE IN CLASSE

Ancora luogo di racconto, ancora mosaici. La Basilica di Sant’Apollinare in Classe è più fuori mano rispetto al centro storico di Ravenna, ed è nata per accogliere le spoglie di Sant’Apollinare, santo patrono della città romagnola.

La spettacolarità di questo luogo è nell’abside dove spicca un grande disco gemmato contenente un cielo con novantanove stelle d’oro e una croce gemmata in cui è raffigurato il volto di Cristo.

Quella croce ispirò alcuni versi del Paradiso.




STREET ART & DANTE

Ravenna, città giovane e gioiosa. Poteva mancare la Street Art?

La città è piena di queste opere moderne che rappresentano una sorta di evoluzione di monumenti e mosaici.

In pochi anni, il centro storico e non solo, si sono trasformati in un museo a cielo aperto dove torna, sempre e ricorrente, la figura di Dante.

Proprio nel centro storico, in via Pasolini, la mano dell’artista brasiliano Eduardo Kobra ha riprodotto un bellissimo volto a colori del poeta dove è particolarmente evidente il contrasto e l’incastro di sfumature e forme geometriche.

Tra i graffiti legati a Dante ci sono anche quelli di Blub, artista fiorentino che ha realizzato ritratti di personaggi famosi rigorosamente sott’acqua. In giro però ne saranno rimasti giusto un paio col volto del poeta.

Qualche mese fa, invece, il blitz notturno del rapper Fulcro, che ha lasciato opere che sono delle vere e proprie provocazioni. Fulcro ha liberamente interpretato Inferno, Purgatorio e Paradiso nel segno della pandemia.




SILENT DAY PER DANTE

Una delle cose più belle fatte nelle mie giornate a Ravenna in questo tour su #LeVieDiDante.

Un’esperienza immersiva che mi ha portato in un’altra dimensione facendomi vivere con grande suggestione molti luoghi.

Un paio di cuffie, sottofondo di musicale di grande impatto emotivo e...la città raccontata con "la voce di Dante".

Ogni angolo di Ravenna, ogni stradina, vicolo, monumento e chiesa mi hanno fatto ripercorrere in maniera speciale gli ultimi anni della vita del poeta in una città che in poche ore sono riuscita a sentire immediatamente familiare e che è stata capace di valorizzare in maniera pregevole il lavoro di un uomo che ha fatto la storia della lingua italiana.

Silent Play è molto più di una visita guidata perché sembra che a condurti nei luoghi che lo hanno ispirato ci sia proprio lui, Dante Alighieri.

Che dire, coinvolgimento pieno ed ipnotico, al cento per cento.




OVUNQUE...DANTE

Infine...a Ravenna, Dante è ovunque.

Ogni luogo, che non sia necessariamente un monumento, una chiesta o un museo, ricorda il poeta. Una stampa, un busto, una scultura, un mosaico e persino un ranner su una tavola calda di un ristorante. Basta guardarsi intorno ed ecco che l'immagine del poeta fa capolino da qualche parte. Queste ultime foto sono la testimonianza della sua presenza in città, e a modo proprio ciascuno tiene a ricordare il poeta come può, anche se in questo caso, ovviamente, non parliamo d'arte.

Eccezion fatta per l’opera dell'artista ravvenate Giordano Bezzi “D’ante D’entro” (la prima foto di questo blocco): un fantastico mix di ferro, creta e materiali di riciclo, installata nell'area della Darsena a metà settembre e che rappresenta un'anteprima di una nuova mostra che sarà inaugurata nel 2022 e che...indovinate a chi sarà dedicata?

"Il tour è stato organizzato da Viral Passport in collaborazione con Ravenna Tourism, VisitComacchio.it, VisitCervia e VisitMilanoMarittima. Si ringrazia anche VisitRomagna e InEmiliaRomagna"

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