Little Island: ci credete che questa isoletta artificiale era in cima alla mia lista delle cose nuove da vedere a New York?
L’isola ha un design pazzesco, in stile palafitta, è un polmone verde in mezzo al fiume, un giardino con una varietà di fiori incredibili, di ogni tipo e perfetti per tutte le stagioni. Ed è un intreccio di sentieri, percorsi e scalinate che consentono di osservare la città da diversi punti e a 180 gradi.
Un gioiellino sospeso tra cielo e mare, un parco galleggiante futuristico, un pezzo nuovo, iconico e originale di una delle aree di Manhattan più in evoluzione che tra l'altro ha anche un valore simbolico molto importante poiché quella di Little Island è stata la prima apertura post-pandemia a maggio del 2021.
Una sorta di rinascita dopo il Covid 19, un luogo simbolo da cui ripartire!
Di certo è un posto che vi consiglio di non perdere perché a vederlo in foto fa impazzire ma fidatevi: dal vivo è tanto tanto di più. Me ne ero innamorata leggendo articoli e post sulla realizzazione. Se ne parlava come qualcosa di nuovo e innovativo. E ne ho seguito virtualmente la costruzione grazie anche alle instagram stories di Marta di @nyc_pics_and_tips.
Che poi, sull'isola, alla fine sono andata proprio insieme a lei, in una gelida e soleggiata giornata di Novembre.
Little Island è uno spazio pubblico che è stato progettato per ispirare l'immaginazione e la creatività ma soprattutto per dare vita ad un rapporto diretto ed esclusivo con la natura e l’arte.
Rientra tra le attrazione del mio adorato Hudson River Park e vi si accede tra la 13a e la 14a strada (praticamentemse siete già sull'High Line - a proposito di High Line, vi lascio un mio articolo cliccando qui - scendete e deviate sull’isola, che mi sembra proprio un’ottima cosa!).
Ci sono due ponti pedonali. Io li ho usati entrambi, uno per accedere e l’altro per tornare a terra e assicurarmi, così, il giro completo.
La struttura è un recupero dei resti dell’ex Pier 54. Non c’è da meravigliarsi perché NY è piena di luoghi recuperati, tra l’altro tutta l’area di Hudson Yards e compresa tra Chelsea, MeatPacking e la parte alta del West Village rappresentano pienamente una città in “rivoluzione”.
Comunque il Pier 54, distrutto nel 2012 dall’uragano Sandy, è storicamente stato molo d'arte e di spettacolo che ha ospitato concerti ed eventi. Per questo quando si pensò alla ricostruzione si immaginarono luoghi che potessero mantenere in qualche modo ciò che il molo era originariamente.
E così con un progetto di oltre 250 milioni di dollari, lo studio inglese Heatherwick insieme all’architetto paesaggistico Signe Nielsen (una delle fondatrici di MNLA, che da quasi trent’anni si occupa di soluzioni progettuali ecologiche per la creazione e il ripristino di vecchi luoghi che ispirati ai paesaggi), sono stati incaricati dalla Fondazione The Diller – von Furstenberg (che da anni si occupa di sostenere e contribuire alla realizzazione di una serie di opere e attività per lo sviluppo e l’abbellimento di quest’area) di realizzare quest'opera nuova e magnifica.
Little Island è aperta 365 giorni l’anno, dall’alba fino a tarda notte, col sole, la pioggia, il vento o la neve.
Nel periodo estivo, in piena affluenza, è stato deciso di concedere l’accesso al parco con prenotazione da fare direttamente online sul sito dell’isola per evitare il pienone. Ma io ci sono stata a novembre, con temperature meno miti e giornate abbastanza ventilate, e non c’è stato bisogno di segnalare l’ingresso a nessuno.
Una delle cose belle dell'isola è che accoglie le richieste degli artisti di New York di potersi esibire nel corso della stagione in un bellissimo anfiteatro realizzato direttamente sull’acqua, luogo in cui si svolgono la maggior parte delle performance annuali. Le domande vengono inviate entro la fine dell’anno precedente - almeno è avvenuto così per questo primo anno di vita dell'isola - e, con un pizzico, di fortuna si riesce ad essere tra i protagonisti della stagione di spettacoli ed eventi di Little Island.
CURIOSITA’ & INFO UTILI
L'isola è davvero il posto ideale per trascorrere qualche ora lontani dal frastuono cittadino.
Il rumore dell'acqua, la vista sul fiume e sui grattacieli che prenono forma nell'area Ovest di Manhattan cambiandone non solo lo skyline ma anche la struttura e il tessuto urbano la rendono perfetta per concedersi tranquillità e relax all'aria aperta.
Qui sotto aggiungo qualche curiosità sul nuovo parco e, attenzione, anche qualche divieto che vi sarà utile sapere.
- IL TOUR AUTOGUIDATO
Non esistono tour guidati dell'isola sull'isola ma...sapete che prima di andarci è possibile ascoltare un tour audioguidato narrato direttamente dall’architetto Nielsen che se n’è occupato?
Potete accedere all’audio cliccando qui.
E' ovviamente in inglese, ha una durata di 40 minuti ed è una intro interessantissima per scoprire ogni retro pensiero su piante, foglie, sentieri, scale, praticelli e posizionamenti decisi nel parco.
- PIER 54, IL MOLO DI SOCCORSO DEI SOPRAVVISSUTI AL TITANIC
Agli inizi del 1900 il Pier 54 era il punto di partenza di navi da crociera di lusso, qui attraccavano e partivano le linee transatlantiche Cunard e White Star. E...lo sapete che nel 1912, i sopravvissuti del Titanic furono riportati in salvo proprio al molo 54 dal Carpathia? I festeggiamenti per l'arrivo del Titanic a New York erano stati programmati al Pier 59 ma, come tutti sappiamo, la nave non arrivò se non il 18 aprile e proprio al Pier 54 dei Chelsea Piers che accolse il Carpathia con il carico di superstiti portati in salvo dal naufragio.
- I DIVIETI SULL'ISOLA
Qui, invece, trovate una short list di divieti.
Primo tra tutti, non è consentito l’accesso ai cani.
L’isola è troppo piccina ed è piena di piante e fiori particolari che hanno bisogno di una tutela speciale e questo inibisce l'accesso agli amici a quattro zampe.
Scordatevi, poi, di salire sull’isola in bicicletta. Potete arrivare in bici ai ponti d’ingresso ma poi bisognerà lasciarla fuori. Così come scooter, skateboard, pattini e tutto ciò che comporti attività in movimento.
Poi...siete fumatori? Non importa se fumiate sigarette classiche o elettroniche: sull’isola c’è divieto di fumo.
Infine, non troverete mai eventi private nè riprese cinematografiche. I fondatori pensato a questo spazio come luogo quanto più fruibile per la città e bloccarlo per attività private ne farebbe cadere il senso.
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