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  • by Mel

ZANZIBAR. Safari Blu, tutti i colori dell'Africa


Se è vero che Zanzibar è l'isola azzurra - come la definiscono i beach boys di Nungwi, anche se è pure l'isola delle spezie, del borotalco e di altro ancora - per il colore intenso del suo mare, vorrà pur dire qualcosa.

E così, nel mio viaggio in questo posto incantevole, non mi sono fatta mancare l'escursione per eccellenza: il Safari Blu. Che è una cosa da fare, assolutamente. E' la spettacolarizzazione di ogni bellezza che Zanzibar offre: l'oceano in tutte le sue sfumature, le spiagge bianche come in pochi altri posti del mondo riuscirete a vedere e un mondo sottomarino da lasciare senza parole.

Una mattina, all’alba, sotto una pioggia torrenziale, sono partita con le mie amiche e un piccolo gruppo di ospiti del nostro resort, per questa bella avventura.

Sono sincera: non è stato affatto piacevole iniziare la giornata col nero e la pioggia. Ma questa cosa può accadere anche molto frequentemente. La bellezza di questi posti è che, per fortuna, a un certo punto il cielo si pulisce e il sole riprendere a battere con la stessa intensità.

Il Safari blu è un tour bellissimo che mi avevano consigliato tutti gli amici e i conoscenti che avevano visitato l'isola. Per questo, al mio arrivo a Zanzibar, il primo pensiero è stato quello di organizzare la giornata nel dettaglio. L'ho fatto rivolgendomi ai Beach boys sulla nostra spiaggia. Il loro entusiasmo ha coinvolto molte persone ed è stato inevitabile affidarci tutti insieme a loro.

Partecipare al Safari Blu vuol dire immergersi completamente nella vita e nella natura incantevole di quest'isola, tra sole cocente e mare cristallino, snorkeling e relax, navigando in uno degli oceani più amati del mondo.

Tour, come detto, non iniziato alla grande considerato il tempo pessimo. Eppure, durante il viaggio, durato più o meno un'ora, da Kendwa Beach a Fumba, i ragazzi continuavano a dirci di non preoccuparci perché al nostro arrivo avremmo trovato cielo azzurro e sole. Ci siamo fidati e tranquillizzati, anche se nel mentre abbiamo attraversato la foresta zanzibarina sotto un diluvio universale.

Durante il viaggio, complice la pioggia e l'alzataccia, ci siamo tutti appisolati. Ma a Zanzibar muoversi all'alba è un fattore essenziale ed ha una motivazione ben precisa: le maree. E questo è un fenomeno che si fa molto sentire da queste parti e in giornate come la nostra, da trascorrere in mare, su un dhow, non calcolare bene i tempi può voler dire anche rimanere bloccati sulla sabbia...

Insomma, qui ci si muove seguendo i ritmi della luna...

bisogna seguire i tempi e i ritmi della luna...

Safari Blu, Zanzibar

Il Safari è stato molto divertente, davvero una bella esperienza. A Fumba siamo saliti tutti sul dhow e finalmente siamo partiti.

Dopo una prima parte di navigazione l'acqua ha iniziato a colorarsi di verde: avevamo iniziato la navigazione in una sorta di canale circondato da una foresta di mangrovie immerse nell'acqua. Il primo bagno lo abbiamo fatto lì, in una conca che sembrava un lago, con l'acqua smeralda e in uno scenario particolare e inusuale. La baia ha una caratteristica principale: enormi rocce che spuntano dall'acqua a forma di un fungo.

Siamo rimasti circa un'ora in questo posto, poi di nuovo in navigazione, ripercorrendo un tratto già fatto. E lì, dove non c'era nulla solo poco prima, ecco come per incanto affiorare dall'acqua una lunga lingua di sabbia bianca. Credo il regalo più bello ricevuto dal mare quella mattina.

Una striscia di sabbia bella da sembrare finta, dipinta sull'acqua, e bagnata da un mare dai colori incredibili. insomma, un atollo meraviglioso nel cuore dell'oceano. In meno di cinque minuti, gazebo montato dai beach boys e via ad una specie di fruit party con cocco e ananas fresche da gustare rigorosamente nell'acqua. Intorno a noi, il nulla. Solo l'oceano e la bellezza assoluta del silenzio.

Fare snorkeling in quel mare è un'esperienza bellissima. Tutta l'area è piena di secche e in alcuni momenti si ha la sensazione di essere in una specie di piscina naturale dove il fondale è un tappeto ricoperto di stelle. Magnifico. Devo sottolineare che c'erano tante barche piene di turisti e i beach boys hanno portato a galla tantissime stelle marine che ci siamo ritrovate sui dhow. Io personalmente me le sono trovate addosso. Qualche scatto velocissimo e le stelle sono tornate al loro oceano.

Ammetto che è stato bellissimo poterle toccare ma, oggi come allora (sono passati quasi dieci anni), penso a quanto sia assurdo questo inutile e drammatico spettacolino turistico - al quale ahimè mi sono ritrovata a partecipare - che non fa che danneggiare il mare.

Tra l'altro, ogni cosa del mondo marino, e quindi stelle, coralli e cavallucci marini sono visibili anche senza una maschera tanto l'acqua è cristallina.

Per pranzo siamo stati su una spiaggetta piccola, riparata, piena di mangrovie e qualche pagliarella attrezzata come un gazebo. La spiaggetta è sull'isola di Kwale. Sotto quelle pagliarelle, panche e tavoli in legno dove ci siamo accomodati e mangiato pesce freschissimo: dall'aragosta ai gamberoni, ma anche frutti di mare che non avevo mai visto prima.

Su quella stessa isoletta c'è anche il baobab più grande dell'intero arcipelago di Zanzibar: enorme, bellissimo, nascosto in un minuscolo giardinetto che non gli rende giustizia.

Infine, il relax sulle amache sotto gli alberi. Il paradiso a portata di mano!

Quel momento, tenetelo a mente, non dura molto. Le maree incombono. Il rientro avviene sempre con un po' di anticipo con il rammarico di tutti. In quella occasione, i beach boys ci hanno richiamati all'ordine numerose volte, e invano. E ahimè, questa noncuranza dettata dal desiderio di non lasciare quel posto, l'abbiamo pagata.

Al nostro rientro, infatti, a più di mezzo chilometro dall'arrivo, la barca si è arenata sulla a sabbia. La marea aveva fatto il suo corso e noi siamo stati costretti, borse in spalla, a scendere dal dhow e a proseguire a piedi. Il mare, devo dire, ci ha regalato uno spettacolo fantastico: completamente ritirato, aveva fatto emergere i fondali, e tutto intorno c'era uno scenario di piccole barche incastrate nella sabbia, donne che portavano sui loro copricapi enormi ceste, bambini che si rincorrevano e giocavano con l'acqua, e gli uomini seduti a guardare il mare.

Spettacoli speciali, un'altra dimensione...

Consigli per la giornata: protezione solare potente, un'ottima maschera per godersi i fondali e umore alle stelle.

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