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by Mel

PEARL HARBOR. La storia d'America e il luogo della memoria


Pearl Harbor, Hawaii

Avevo in mente le Hawaii da anni. E quando ho scelto Oahu tra tutte le isole dell'arcipelago l'ho fatto anche perché ad Honolulu c'è la base navale di Pearl Harbor.

Non so quanta America abbiate dentro...Vero è che io ho desiderato per molto tempo di vedere questo posto e quando ho deciso che la mia estate sarebbe stata alle Hawaii, Pearl Harbor è finita in cima alla mia wishlist.

L'attacco di Pearl Harbor conosciuto anche come "Operazione Hawaii" sconvolse la storia della marina americana e del mondo il 7 dicembre del 1941, quando le forze aeronavali giapponesi attaccarono la flotta e le installazioni militari statunitensi nella base navale di Pearl Harbor. L'operazione segnò l'ingresso nella seconda guerra mondiale degli Stati Uniti d'America e si radicò, nell'opinione pubblica, un forte risentimento verso il Giappone. In poco più di un'ora i 350 aerei partiti dalle portaerei giapponesi fecero saltare in aria una corazzata; una seconda si capovolse, altre tre furono affondate. E alla fine di quel tragico attacco, il Giappone conquistò il Pacifico.

La base di Pearl Harbor, visitata da oltre 1 milione di visitatori ogni anno, è un viavai di gente che arriva da tutto il mondo per vedere la USS Arizona Memorial, che segna il luogo in cui la USS Arizona (BB-39) venne bombardata dall'aviazione giapponese. Nell'attacco morirono 2.500 persone tra marinai e marines.

In quel viavai, l'estate scorsa, c'ero anch'io. Avevo prenotato la visita, che è gratuita, su www.recreation.gov.

Il Visitor Center è aperto dalle 7 alle 17 ma la visita alla USS è possibile solo se si possiede un biglietto che dà l'accesso al tour che dura 75 minuti. E il mio consiglio è...prenotare sempre in anticipo, soprattutto per evitare di restare senza biglietto e perdere la visita. Giusto per farvi capire: io ho effettuato la mia reservation un mese prima per trovare disponibilità solo di pomeriggio ed esclusivamente in due specifiche giornate.

Pearl Harbor è davvero il luogo della memoria. Ho visto tanta gente piangere. Durante la visita, prima di raggiungere la piattaforma della USS, le guide lasciano gli ospiti all'interno di un cinema-teatro dove viene proiettato un documentario molto lungo che racconta i tragici eventi di quel dicembre di distruzione. Quella sala, quel pomeriggio, era piena di giapponesi che commentavano a voce bassissima e...si asciugavano le lacrime.

Il ricordo, tristissimo, di quell'attacco è rappresentato dall'USS Arizona Memorial che è un relitto della corazzata, oggi monumento nazionale, immerso in pochi metri d'acqua e sormontato da una struttura fissa che consente ai visitatori di poterlo ammirare.

Nel 1962 il relitto fu reso visibile tramite la realizzazione di una specie di pontile coperto che attraversa trasversalmente lo scafo e che si può raggiungere solo con un battello.

Quando sono arrivata sulla piattaforma mi sono accorta che tutti intorno a me avevano smesso di parlare. In un momento è calato un silenzio assoluto, quasi assordante...

Guardare il fondale dalle piattaforme trasparenti fa uno strano effetto. Io ero lì e sapevo che sotto di me c'era ciò che restava di una delle più importanti testimonianze della storia d'America.

Non sono americana...e non mi imbarazza dire che ho vissuto quei momenti, anch'io, con grande commozione...

Il memoriale sovrasta quasi totalmente il colosso che un tempo fu la USS Arizona. Qui riposano quasi tutti i 1.117 membri dell'equipaggio che persero la vita quel giorno e che sono, ad uno ad uno, ricordati con i loro nomi incisi nel marmo all'interno del memoriale.

Sono rimasta sulla piattaforma per quasi mezz'ora ma non mi sono nemmeno resa conto del tempo trascorso.

Al Visitor Center di Pearl Harbor ci sono diverse mostre che narrano dell'attacco. Ci sono anche oggetti personali appartenenti ai marinai e molte fotografie. C'è anche una delle àncore originali della nave.

Ricordo il rigore e il silenzio di quei momenti. E se ci penso, anche adesso, mi sembra di rivivere ciò che è accaduto allora...Nel parco c'è un altro memoriale con altre lapidi e altri nomi di chi non sopravvisse a quell'attacco...

Ma alla base, oltre che la visita gratuita, si può effettuare un tour speciale, con un Ranger, al sottomarino storico dove fu firmata la pace, alla fine della seconda guerra mondiale, tra Stati Uniti e Giappone. Un armistizio che rappresenta un atto importantissimo dopo le tristi vicende di Pearl Harbor e la distruzione della flotta americana del Pacifico.

Non si può andare via senza emozioni da questo posto. L'atmosfera a Pearl Harbor è surreale.

Noi, forse, non siamo così fortemente legati a certi eventi della nostra storia. Non abbiamo quel patriottismo così radicato e viscerale che un po' invidio ai cittadini d'America...

Per questo credo che sia importante andare a Pearl Harbor con lo spirito giusto.

Questo non è un posto qualunque. Qui c'è un pezzo della storia mondiale e visitare Pearl Harbor vuol dire onorare il ricordo e la memoria di quanti, qui, persero la vita...

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