INDONESIA. Crociera nel Parco Nazionale di Komodo: 3 giorni nell'arcipelago tra spiagge incantevoli, draghi e tartarughe
- Melania Bifaro
- 15 lug
- Tempo di lettura: 8 min
Aggiornamento: 6 ott

Molti anni fa andavo via dall’Indonesia con la promessa di tornare.
Lasciavo qualcosa di magico in quella terra e, dentro di me, la consapevolezza che un pezzo ancora mancava.
Komodo è stato il mio "SI" ad un nuovo viaggio tra queste isole, la scelta del mio cuore, quel richiamo forte e profondo al quale - nonostante avessi anche altri desideri di scoperta - non ho saputo rinunciare.
Il Parco Nazionale di Komodo è un mondo a parte, è un posto dove la natura mostra tutta la sua forza e la sua bellezza in modi che tolgono il fiato. E’ un ripetersi di meraviglia che fai fatica a spiegare.
Ogni angolo di queste isole baciate dagli Dei regala qualcosa di unico: baie nascoste, barriere coralline che esplodono di vita marina, lingue di sabbia tinte di rosa, tramonti che incendiano il cielo di colori caldi e avvolgenti. E poi, un mondo animale che diventa leggenda.
Tartarughe, mante e squali abitano un mare dal blu ipnotico mentre tra colline aride e steppose vivono i mitici draghi, creature enormi che sembrano appartenere ad un altro pianeta, testimoni silenziosi del passare dei millenni.
Ho navigato per quei mari con la sensazione quasi già di conoscerli e ho compreso - ancora una volta - quanto io, e tutti quanti noi, siamo incredibilmente piccoli in questo mondo meraviglioso che mi sorprende e mi accoglie ogni giorno con la sua straordinarietà.
Ogni cosa li’ è un inno alla bellezza e alla vita vera, e io da quel viaggio non avrei potuto chiedere di più.

E ve lo racconto un po’ di più qui, in questo articolo che descrive un arcipelago dai colori sfavillanti, e che visiterei altre mille volte sempre nello stesso modo: in barca.
Esattamente! Una bella crociera in uno dei parchi nazionali più famosi nel mondo che mi ha permesso di entrare a contatto – vero e diretto – con la natura e i suoi abitanti. E’ stata la scelta migliore che potessi fare poiché mi sono goduta davvero ogni istante di quelo paradiso.
Ovviamente questa è la mia esperienza personale ma tenete conto che da Labuan Bajo, cittadina di pescatori nell'isola di FLORES, partono ogni giorno tanti tour gornalieri con imbarcazioni più piccole e con diversi itinerari ma posso dirvi che non c'è modo migliore per entrare nel vivo di questi luoghi che con una bella mini cruise.
COME ORGANIZZARE LA CROCIERA
A terra è pieno di agenzie turistiche locali che organizzano mini-crociere nell’arcipelago a bordo di stupendi Phinisi, le tipiche imbarcazioni locali che generalmente prevedono oltre al comandante anche la presenza di un equipaggio multifare a bordo composto da team di accoglienza-chef-sistemazione cabine-altro.
Il che significa che il relax è totale, e l’unica fatica è tuffarsi e nuotare tra i micro atolli e le tartarughe, fare piccoli trekking nella natura, crogiolarsi al sole e più o meno altre 100 cose così.
Io ho scelto un itinerario di 3 giorni e 2 notti - quello era il tempo a disposizione - ma un giorno in più l’avrei fatto completando il giro del parco.
In ogni caso questa è una soluzione perfetta per toccare tutti i punti più importanti dell’area: da Kelor a Pink Beach, dal parco di Komodo a Taka Makassar.
Avevo svariati riferimenti e contatti locali ma alla fine mi sono rivolta a Indonesia Viaggi, agenzia turistica locale (vi lascio il link qui) gestita da una ragazza italiana gentilissima, Ilaria, che mi ha messo a disposizione una barca bellissima con un equipaggio doc.
Basta mettersi in contatto con l'agenzia via whatapp e si organizza tutto rapidamente.
La barca l’ho scelta direttamente in foto. Ho avuto la certezza immediata di cosa noleggiavo quindi, a differenza di diverse altre agenzie locali che proponevano barche generiche senza fornire dettagli precisi. Mi sono accordata per un noleggio esclusivo per 16 persone (ebbene si, eravamo 16!) e l'accordo prevedeva oltre alla barca con sistemazione in pensione completa anche lo staff di bordo, i transfer di andata e ritorno dall' hotel & verso l'aeroporto, e giro isolotti con escursioni a terra.
A bordo avevamo a disposizione anche una guida che parlava perfettamente l’italiano (Ama è un ragazzo del posto super simpatico che non ci ha persi di vista un istante, magari nel'accordo di noleggio potete chiedere di lui se disponibile) e maschere e pinne per lo snorkeling.
A parte, abbiamo pagato le fees del parco e, ovviamente, le mance. Tenete conto che la quota a persona in cabina doppia è di circa 300€, e sono soldi davvero ben spesi, dal primo all'ultimo euro.
L'ITINERARIO
Gli itinerari sono diversi - dipendono dal numero dei giorni - ma toccano più o meno tutti le stesse aree, ovviamente avere più giorni a disposizione fa molto la differenza.
Il giro è stato bellissimo e ogni cosa vista o fatta è stata superlativa. Non avrei potuto chiedere di più.
E guardando le foto e i video qui, sono certa sarete d’accordo con me.
Ecco qui le tappe di questo bellissimo giro: Kelor, Manjerite, Kalong, Padar, Long Beach/Pink Beach, Komodo, Taka Makassar, Manta Point, Pulau Klepor. Posti che così sembrano quasi una lista sterile ma che in realtà sono di una ricchezza e di una bellezza assoluti. Che vi racconto così...

GIORNO 1 - Labuan Bajo, Pulau Kelor, Menjarite, Kalong Island

Parte dell’equipaggio viene a recuperaci nel nostro albergo a Labuan Bajo dopo colazione.
D’intesa con il proprietario dell’hotel, gli lasciamo le valigie in reception che ci riporterà direttamente a fine crociera in aeroporto. Facciamo un piccolo giro col pulmino per acquistare da bere e poi dritti al porto dove ci imbarchiamo sulla nostra splendida barca: 6 cabine di cui una Master col balconcino a poppa, area centrale da pranzo e tempo libero, prua relax, area relax a centro barca con dondolo e divanetti e nella parte più alta uno splendido solarium. Insomma, una chiccheria.
In pochi minuti salpiamo per raggiungere la nostra prima tappa: PULAU KELOR.
Isola piccolissima con un mare meraviglioso, un pontile di legno scenografico e una collinetta da scalare per avere una vista a 360 gradi da togliere il fiato. Dopo il breve trekking ci fermiamo per un tuffo e per nuotare con tantissimi cuccioli di squalo in prossimità della riva. Rientriamo a bordo e ci attende un pranzo succulento mentre la barca riprende il viaggio.
Sosta snorkeling a largo dell’ISOLA DI MENJARITE dove ci tuffiamo alla ricerca di mante e tartarughe.
Riusciamo a vedere solo le seconde, bellissime, mentre al rientro in barca, dopo esserci spostati per sosta notturna a KALONG ISLAND, arrivano gli squali sotto la barca a salutarci.
Il tramonto rosa è bellissimo e assistiamo al Bat Watching che quasi oscura il cielo.
Per chi non lo sapesse, al tramonto volano migliaia di pipistrelli – ma migliaia sul serio e qui li chiamano Flying Foxes perchè sono giganti – facendo anche coreografie stupende in aria ma senza ovviamente planare sulle barche. L’isola è famosa anche per questo e i pipistrelli escono puntuali al calar del sole in cerca di cibo.
Mi era già capitato di assistere alla stessa cosa a Austin, in Texas, spettacolo assurdo che potete vedere qui.
Ceniamo sotto le stelle e andiamo a letto presto. La sveglia è alle 3 del mattino.
GIORNO 2 - Padar Island, Pink Beach, Parco Nazionale di Komodo, Taka Makassar

Sveglia notturna e con una piccola barca raggiungiamo PADAR ISLAND.
Obiettivo: salire sulla montagna e aspettare l’alba. La salita è facile ma lunga e andarci di notte è necessario per due motivi: il primo, vedere l’alba appunto che è uno spettacolo indescrivibile su un paesaggio fuori dall’ordinario. Il secondo è che il caldo arriva fitto già alle 7 del mattino e salire fino in cima può diventare veramente faticoso per le temperature.
Dopo questa meraviglia torniamo in barca e siamo pronti per la colazione sul mare.
Che dire, è l’inizio di una giornata perfetta.
In meno di mezz’ora raggiungiamo anche uno dei luoghi più gettonati più ambiti del parco, PINK BEACH.

La spiaggia è famosa per il suo colore ed è una delle rare spiagge al mondo dalle sfumature rosa.
Questa tonalità unica, che si accende sotto i raggi caldi del sole, deriva dalla presenza di minuscoli frammenti di corallo rosso che si mescolano con la sabbia bianca, creando una palette cromatica che sembra dipinta.
Giusto così...potete dare un'occhiata cliccando qui!
Il mare cristallino bacia una spiaggia lunga e silenziosa, un angolo di paradiso dove la bellezza si rivela senza filtri, in tutta la sua meraviglia. E per me è un altro piccolo sogno che si realizza ma...vi do una chicca:
questa è solo una delle spiagge rosa del Parco Nazionale di Komodo, meno visitata della Pink Beach dell'isola di Komodo che viene toccata da migliaia di turisti ogni giorno.

Il nome vero di questa spiaggia è infatti LONG BEACH ma alla fine…è più rosa dell’originale!
Ci rimettiamo in navigazione ed arriva finalmente clou: l'isola di KOMODO per vedere i Draghi.
Emozione grandissima. Erano anni che desideravo questo incontro ravvicinato, che si fa esclusivamente accompagnati dai rangers e nell’ora più calda della giornata per approfittare della siesta di questi animali sotto gli alberi al riparo dai raggi del sole.
Posso dire? Fantastico davvero anche se sono veramente brutti e quando mettono fuori quella lingua biforcuta fanno paura. Al villaggio vicino, che abbiamo visitato, la vita non è facile. Tutti hanno bastoni fuori casa per difendersi e gli edifici sono tutti rialzati per evitare che i varani entrino nelle abitazioni e attacchino le persone.

Al rientro in barca, dopo pranzo ci tuffiamo per fare ancora snorkeling nei pressi di un isolotto che visiteremo dopo poco e stavolta mi passa davanti una manta nera elegante e bellissima.
Felicità assoluta e foto e video come se non ci fosse un domani.
Ultima tappa della giornata, il posto che ho amato di più: TAKA MAKASSAR, una spettacolare lingua di sabbia rosa in un mare verdissimo che mi ha fatto letteralmente perdere la testa. Bellezza e colori unici. Se non avessi avuto il drone non avrei mai potuto nemmeno immaginarla tutta questa bellezza.

Altro tramonto e altra cena sotto le stelle e musica per festeggiare la nostra ultima serata in total white.
GIORNO 3 - Manta Point, Pulau Klepor, Labuan Bajo
L’ultimo giorno concordo lo sbarco alle 15 e quindi c’è ancora molto tempo per goderci il mare. Considerate che il sole tramonta presto e tra le 18 e le 19 è già buio.
Prima con un tuffo a MANTA POINT, ma qui solo tartarughe e niente mante, acqua cristallina e piatta, sole cocente.

Poi ultimo bagno prolungato a PULAU KLEPOR, su una spiaggia deserta, bellissima, il paradiso assoluto che ha accompagnato la fine del viaggio. Dopo pranzo arriviamo in porto e la stessa barchetta dell'andata ci riaccompagna al porto (tra i saluti e la commozione di tutti) e poi in aeroporto, con un servizio perfetto fino alla fine.
Un’esperienza stupenda che mi porterò nel cuore e alla quale sento di dover aggiungere qualche consiglio:
Contattate le agenzie locali per la barca con anticipo, se il periodo in cui viaggiate è tra luglio e settembre arrivare sotto data potrebbe farvi restare a bocca asciutta poiché le barche vanno via come il pane
Fatevi mandare foto e nome della barca sempre e bloccatela con una caparra subito
Diffidate da offerte troppo basse e sinceratevi che l'imbarcazione sia abbastanza nuova e sicura
Imbarcate con uno zaino o una borsetta morbida, su queste barche in cabina c’è sempre poco spazio. Poi, oltre a un costume/pareo/abitino o pantaloncini (per le donne non troppo corti) e maglia serve ben poco
Tenete a portata di mano sempre un po’ di moneta locale perché su alcune isolette ci sono bancarelle che vendono cose carine da portare a casa
Un viaggio da queste parti è possibile tutto l'anno ma preferite la stagione estiva, tra Maggio e Ottobre, poiché le condizioni meteo e il mare sono perfette. E’ a stagione giusta anche se con il meteo oggi davvero non si sa mai
Portate scarpe da trekking per salire a Padar: sandali e scarpe aperte sono vietate.
Che dire, non vi resta che rifletterci su – ma nemmeno troppo – e partire!
Buon viaggio!