Metti una domenica di febbraio in costiera amalfitana…
Qualche giorno fa sono stata a Furore. Una domenica d'inverno bellissima che si prestava perfettamente ad una passeggiata fuori porta. Mancavo dalla costiera amalfitana dall'estate scorsa e tornarci è stato bello come sempre.
Ogni volta che posso faccio una puntatina in uno dei due versanti (lato Amalfi o lato Sorrento, più spesso quest'ultimo a dire la verità) anche d'inverno perchè secondo me è bellissimo vivere i posti di mare in bassa stagione. Respiro di più l'essenza e l'autenticità di certi luoghi quando sono meno affollati.
E in costiera questa sensazione è ancora più forte.
Furore, il borgo tra Amalfi e Positano che spesso viene definito come "IL PAESE CHE NON C'E", è conosciuto ovunque nel mondo per uno dei posti più incantevoli che Madre Natura ha saputo creare, il suo meraviglioso fiordo.
Luogo gettonatissimo sempre, è uno di quei posti in cui ci arrivi e ti sembra quasi di essere in una favola.
Ma non è del fiordo che voglio raccontarvi in questo articolo. Piuttosto mi piace l'idea di soffermarmi su questa denominazione particolare attribuita a uno dei borghi più belli d'Italia: il paese che non c'è, appunto.
Lo chiamano così perché Furore più che un paese vero e proprio è un miscuglio sparso di abitazioni che spuntano tra costoni e rocce a strapiombo tra colline e mare, ed è un intreccio di sentieri, curve, percorsi e scalinate che fanno su e giù per la montagna regalando panorami unici.
La costiera, tra le tante cose, è rinomata proprio per i suoi sentieri naturalistici. Ci viene il mondo a fare trekking da queste parti e anche Furore, nonostante sia un borgo minuscolo, ha i suoi percorsi nel verde. E voglio segnalarvene tre. Io sono riuscita a farne due (uno e mezzo per la verità poiché a un certo punto le condizioni meteo mi hanno costretta a tornare indietro).
Di certo è stata un'esperienza piacevolissima non solo perché è stata un'improvvisata - e a volte le cose organizzate all'ultimo minuto sono quelle che funzionano meglio - ma anche perché era da tempo che non mi avventuravo tra percorsi e sentieri e temevo di essere totalmente fuori allenamento. Invece questi sentieri sono abbastanza semplici e adatti quasi a tutti. Magari, una volta in Costiera amalfitana, provate anche voi.
SENTIERO 1 - IL SENTIERO DELL'AMORE
Sono partita con destinazione finale Sentiero dell'Amore e ho pensato che la settimana dell'Amore, quella di San Valentino, non poteva che essere la migliore per poterlo provare.
In realtà de "LA PASSEGGIATA DELL'AMORE" non avevo mai sentito parlare ma è un percorso che consiglio perché è facilissimo, molto breve ed è al centro di altri due percorsi molto belli che potreste, volendo, anche combinare.
Non c'è bisogno di essere esperti di trekking e questo in particolare è un sentiero panoramico facile e gratuito.
La “Passeggiata dell’Amore” si sviluppa su una lunghezza di duecento metri a quota 500 metri sul livello del mare e regala una vista incantevole su Praiano.
Il percorso parte dalla Chiesa di Sant’Elia ed ha un significato particolare, tutto dedicato all’amore appunto e che per questo vale la pena di fare insieme alla persona amata. Ma non è un obbligo, ovviamente, anche perché per perdersi tra le bellezze della costiera amalfitana non ci sono regole o suggerimenti che tengano.
Anzi, qui il significato del percorso è da intendersi nel senso più ampio della parola “amore” considerato come sentimento puro verso la natura, gli animali e il mondo che ci circonda.
Lungo quei 200 mt ci sono pensieri dipinti su maioliche che invitano a riflettere sul tema dell’amore. E provateci a non emozionarvi mentre leggete quelle parole e nel frattempo respirate tutti i profumi più belli del Mediterraneo.
La passeggiata è infatti piena di agavi, carrubi, gelsomini e una serie di piante e arbusti che emanano odori buonissimi. E poi la presenza di fichi d’india che traboccano di frutti in tutte le stagioni è qualcosa che non si può trascurare perché quei fichi macchiano di colori bellissimi tutto il sentiero.
La passeggiata si conclude su una piccola spianata con un pozzo la cui cavità è chiusa da quattro maioliche che "raccontano" quattro modi differenti di amare. Da questo belvedere c'è una vista meravigliosa su Praiano.
E qui è impossibile non restare incantati dalla bellezza del posto.
SENTIERO 2 - IL SENTIERO DELL'AGAVE IN FIORE
In quella piazzola che decreta la fine della passeggiata dell'amore c'è anche l'inizio del Sentiero dell’Agave in Fiore.
Questa seconda passeggiata è un po' più impegnativa soprattutto perché in alcuni tratti è segnata solo da solchi e vecchie impronte e non ci sono cordoni di protezione. Dura circa due ore e arriva fino alla Marina di Praia per poi tornare indietro, al punto di partenza. Va assolutamente fatta indossando scarpe da trekking adeguate e offre scorci pazzeschi e una vista sul mare unica.
Anche qui, se amate la natura e vi piace l’idea di lasciar condurre le danze dai profumi della costiera, avrete occhi e naso puntati su agavi e fichi d’india praticamente sempre.
La parte iniziale del sentiero è una splendida scalinata che è un incastro perfetto in questo paesaggio così suggestivo. Non lasciatevi però ingannare dalla piacevolezza e dalla facilità di questa scalinata incipit del trekking perché, come già detto, il percorso è molto ripido e consigliabile a chi già è abituato a certe attività. Io ne ho fatto solo un tratto - ahimè - poiché il cielo è improvvisamente cambiato e sono stata costretta a fare dietro front.
SENTIERO 3 - IL SENTIERO DELLA VOLPE PESCATRICE
Infine, il terzo percorso è quello della “Volpe pescatrice”. Si trova poco prima della Chiesa di Sant’Elia ed è l’antico sentiero del contadino pescatore.
Ho rimandato questo percorso alla prossima volta. In realtà credo sia possibile abbinare i tre itinerari in un'unica giornata ma io, semplicemente, sono arrivata in tarda
mattinata e il cielo ha iniziato ad un certo punto ad oscurarsi decretando la fine delle passeggiate.
Comunque anche quest'ultimo sentiero è molto facile. Soprattutto è estremamente emozionante perché il premio è la vista sul Fiordo di Furore. Il sentiero, infatti, si conclude con la scalinata circondata dalle case incastrate nella montagna e conduce fin giù alla spiaggetta. Luogo che ho visto una sola volta in vita mia, tantissimi anni fa, e che mi ha lasciato senza fiato. Che dirvi...Magic!
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