ITALIA. Masserie e dimore storiche pugliesi: cinque posti incantevoli per vivere la bellezza e le tradizioni della Puglia
- Melania Bifaro

- 8 ago
- Tempo di lettura: 13 min
Ci sono legami che non si spiegano, si sentono.
Sono quelli che non hanno bisogno di parole, perché vivono nel silenzio di una luce che filtra tra gli ulivi, nel calore di una pietra antica, nei colori di un cielo che arrossisce al tramonto.
Il mio legame con la Puglia è così.
È qualcosa che mi porto dentro e che, ogni volta che torno, ritrovo più forte e radicato, più mio.
Ed è un richiamo che non smette di sorprendermi.
Per quel richiamo, sono arrivata al mio sesto Tour tra Masserie e Dimore storiche pugliesi.

Un progetto nato per caso, spinto dalla mia curiosità e la mia passione per la Puglia, e dalla voglia di raccontare luoghi autentici verso i quali c'è stato un vero e proprio "Colpo di Fulmine", e che nel tempo è diventato molto di più: un viaggio nell’anima di questa terra, e un po’ anche nella mia.
Il mio Tour di Masserie e Dimore storiche pugliesi è come un rito che si ripete oramai da sei anni e che, con immensa gioia, condivido con tutti quelli che seguono questa avventura dal primo giorno e attendono ogni anno questo appuntamento in cui mostro e racconto nuove storie di una Puglia bella e moderna curata da persone appassionate che seguono seguono amorevolmente le loro tradizioni.
Ogni masseria e palazzo in cui sono passata in questi anni, ogni borgo o paesello, ogni incontro con chi rende sacri questi posti col proprio lavoro, ogni dettaglio condiviso, mi accende dentro - ogni volta - nuove consapevolezze.
Ed è il motore che porta avanti, ogni anno, questi miei viaggi alla scoperta di nuovi pezzetti di questa regione.

Quest'anno il tour è stato relativamente più breve ma parecchio più intenso. Ho scelto con cura le tappe, cercando ancora una volta quello che mi emozionava davvero.
Questo è un tour che ho voluto dedicare a chi - come me - sente il bisogno di quella bellezza vera e semplicità.
E a chi sogna la Puglia, o magari la conosce già, ma vuole viverla in un modo nuovo, più intimo e vibrante.
Ho raccontato sui miei canali Social già mille storie, proposto immagini e video, mostrato incontri e suggestioni.
Vi lascio una traccia anche qui.
Sappiate che ogni viaggio, ogni anno, è un modo per tornare in Puglia, per ritrovare qualcosa - anche di me - che ho lasciato lì. Perché per me è soprattutto come mi fa sentire ogni volta che torno.
Trovo pace, respiro meglio. I pensieri rallentano senza che debba sforzarmi. E le cose semplici mi colpiscono ancora di più: il profumo del pane appena sfornato in un vicolo qualunque, una sedia fuori dalla porta, la gente che ti guarda negli occhi e ti saluta davvero, col cuore.
Detto questo, entro nel vivo del mio racconto e delle dimore - stupende - in cui ho soggiornato.
Tra Masserie e Palazzi ho toccato 5 località diverse, attorno alle quali gira un mondo di altri posti e cose belle da vedere, e di cui nel prossimo articolo vi parlerò. Ecco qualche scatto qui sotto.
Ma intanto ecco questi cinque luoghi posti splendidi che hanno reso questo viaggio indimenticabile.
Triggianello (Polignano), Monopoli, Fasano, Mesagne e Nardò sono le protagoniste.
Siete pronti per il #TourMasseriePugliesi2025? Dai che si va!

VILLA TORRE BIANCA, Triggianello
Il mio viaggio in Puglia inizia da un piccolo paesello a un passo da Polignano a Mare, nella campagna pugliese, tra gli ulivi secolari di Triggianello, in una splendida dimora ottocentesca, Villa Torre Bianca, che ha attraversato la storia con grazia e che oggi si offre come rifugio di lusso per chi cerca autenticità e raffinatezza.

Costruita nella seconda metà del XIX secolo da una nobile famiglia del barese come residenza estiva, la villa ha vissuto epoche e glorie diverse, diventando punto strategico per gli ufficiali inglesi durante la Seconda Guerra Mondiale.
Oggi, dopo un attento e minuzioso restauro che ha rispettato la sua anima storica, è un boutique hotel a cinque stelle di grande bellezza, immerso in una tenuta privata di 20 ettari con 2.400 ulivi, e che fonde il design minimalista contemporaneo con i dettagli architettonici storici.
Il recupero, rispettoso e visionario, ha restituito vita a ogni pietra, a ogni linea originaria.
Nulla è eccesso: solo armonia, luce, materia pregiata.
Le suite si aprono su scorci di verde e guardano il cielo all’infinito, accolgono con tessuti naturali, mobili artigianali, dettagli scelti con cura. Ogni spazio trasmette compostezza raffinata e un’eleganza che non ha bisogno di mettersi in mostra.
La Villa è abitata da persone gentili col sorriso verace della Puglia e ogni gesto è fatto di quel calore che si può trovare solo a casa. Non è solo un luogo dove soggiornare ma un’esperienza da vivere con tutti i sensi.
È il canto degli uccelli al mattino nel silenzio della campagna, e’ il profumo dei biscotti e delle focacce appena sfornate e che si diffonde nei giardini, la carezza della brezza tra gli ulivi, la vista mozzafiato dalle terrazze che guardano il mare di Polignano. Un posto incredibile, residenza d’epoca e luogo in cui abbandonare i pensieri.
Villa Torre Bianca è stata una meravigliosa scoperta anche a tavola. Tra cooking class e piatti che sanno di memoria e identità pugliese, ho fatto anche un viaggio emozionante tra i sapori di Puglia.
Perché nel regno dello Chef Giovanni Vitto ogni piatto nasce da un pensiero preciso: rispettare le radici, raccontare la terra osando.
Ci sono cucine che seguono le stagioni. Altre l’istinto. Quella di Villa Torre Bianca segue la terra.
La osserva, la ascolta, la interpreta senza mai tradirla.
E’ un cucina che sa ancora di grano e di vento, ma al tempo stesso si veste di leggerezza, finezza e modernità senza abbandonare la tradizione pugliese ma anzi unendosi a lei come in una danza mai scontata.
E’ la Puglia che amo, con i suoi sapori antichi. Col pomodoro coltivato come una volta, il pesce fresco che arriva all’alba, l’olio scelto nei piccolo frantoi, il profumo dei taralli appena sfornati, le erbe selvatiche appena raccolte, le verdure che sanno ancora di campo.
Ogni ingrediente si fonde all’altro per dare vita a versioni gustose e palpitanti di piatti tipici che onorano il palato e la storia culinaria di questa meravigliosa regione. Sedersi a tavola non è solo mangiare bene ma è come avere una esplosione nel piatto. Una cucina che non rincorre la moda ma costruisce memoria.
Insomm, qui si viene per mangiare bene e si torna per ciò che resta.
Trovate tutti i dettagli della villa, il parco che le gira intorno, e tutte le info cliccando qui.
Con lo chef ho fatto una divertentissima e golosissima cooking class direttamente in cucina.
E ho assaggiato tutti i piatti che abbiamo preparato insieme. Saporti straordinari che ho ritrovato anche a cena, con pietanze e creazioni realizzate apposta per me. Vi lascio questo link Instagram per vedere qualche video.
MASSERIA PARETANO, Monopoli
E non poteva mancare una località dove ho sempre la sensazione che l’estate non finisca mai, Monopoli.
Proprio lì, in quella campagna pugliese che ogni volta mi apre il cuore, tra quelle distese di ulivi e viti a perdita d’occhio, con l’odore di mosto nell’aria, immersa proprio tra Monopoli e Fasano, Masseria Paretano è un posto in cui assaporare la genuinità.

Una vecchia fattoria costruita su storie di vita rurale, e che è oggi un bellissimo Country Resort dall’eleganza rustica. Le pietre antiche della masseria proteggono un mondo fatto di tranquillità e bellezza. Il lusso qui si manifesta nei dettagli che la natura regala: la freschezza dell’aria, la quiete delle notti stellate, la connessione profonda con una terra che accoglie senza riserve. Nell’immenso giardino si respira la storia di un territorio agricolo ancora vivo e produttivo. In questi campi nascono sapori autentici che colorano di bello e di buono la cucina con i sapori locali fatti con ingredienti freschi e raccolti dai campi e che si trovano direttamente sulla tavola della colazione mentre si è ancora assorti tra i pensieri e lo sguardo va verso l’immensa distesa di ulivi.
E all’ombra di alberi giganti e brevi percorsi nel verde il silenzio diventa prezioso mentre gli occhi guardano verso panorami mozzafiato. Vi lascio un link Instagram per dare uno sguardo in più.
Vi racconto una piccola chicca: di questa Masseria si era innamorato Ron Moss, il bel Ridge di Beautiful, che qualche anno fa l'ha acquistata chiedendo anche la residenza al Comune di Fasano. Ridge, continuerò a chiamarlo così, è stato fulminato dalla bellezza del luogo nell'area del Canale di Pirro e dalle sue caratteristiche: la presenza dei cavalli come in un vero e proprio Country Resort, la natura appunto e il cibo a KM Zero.
Io ho avuto modo di incontrarlo durante una festa in un'altra Masseria (che amo e di cui vi parlo immediatamente qui sotto) dove abbiamo anche scattato delle fotografie insieme (e pure un video di saluto per mia mamma!).
Oggi il resort non appartiene più all'attore ma quella bellezza è rimasta la stessa. Il link proprio clicclando qui.

MASSERIA SAN GIOVANNI by Epoca Collection, Fasano
𝘚𝘪 𝘵𝘰𝘳𝘯𝘢 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘥𝘰𝘷𝘦 𝘴𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘣𝘦𝘯𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘳𝘪𝘵𝘳𝘰𝘷𝘢𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘪 𝘳𝘪𝘤𝘰𝘳𝘥𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰 𝘨𝘦𝘭𝘰𝘴𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘶𝘴𝘵𝘰𝘥𝘪𝘴𝘤𝘦…

Nel cuore della piana degli ulivi monumentali che corrono fino al mare, dove la bellezza della campagna pugliese si rivela nella sua forma più autentica e intatta, Masseria San Giovanni racconta una storia di secoli dove l’eleganza rurale e la bellezza del paesaggio creano un’armonia perfetta.
Le sue linee semplici, il bianco lucente delle mura, la pietra consumata dal tempo, rispecchiano la purezza della tradizione pugliese e la sua eleganza sobria e raffinata crea un legame perfetto tra passato e presente perché ogni dettaglio è una forma di amore e rispetto per il tempo che fu.
I cortili assolati e i giardini sono un invito costante alla contemplazione e dalle sue terrazze gli occhi si perdono nelle distese di ulivi mentre all’orizzonte il cielo affonda nel blu intenso del mare.
Masseria San Giovanni è un posto meraviglioso di cui mi sono innamorata a prima vista tre anni fa e di cui ho portato dentro la bellezza indimenticabile. E così tornare mi ha regalato nuovi momenti e nuovi ricordi che, in un attimo, si sono fatti strada nel cuore.
Masseria San Giovanni è un luogo molto amato e ambito soprattutto dal pubblico internazionale che ama insieme l'eleganza e la tradizione. E' posto perfetto per vivere relax assoluto circondati dagli ultivi e dal sussurro del mare. Camere con affaccio nel verde e sul mare, staff sempre gentile e sorridente, e cura attenta per ogni dettaglio rendono questo luogo veramente esclusivo.
E’ un rifugio di quiete, di sogni sospesi. E cliccando qui potrete facilmente sognare con me.
Vi lascio poi anche qui il link per ammirarla in tutta la sua bellezza mentre si leva bianca tra i solchi della terra e il cielo immenso.

Masseria San Giovanni è un mio posto del cuore. E' il luogo del tempo ritrovato.
Le stagioni si vestono di ogni colore possibile, ed io ho avuto la possibilià di vedere quelli brillanti dell'estate.
E di innamorarmi delle vesti calde dell’autunno fatte di colori vellutati che dipingono di ocra e di ruggine ogni cosa, trasformando la campagna pugliese in un quadro. I giorni - se possibile - sono un invito a un ritmo ancora più antico e prezioso: una passeggiata tra gli ulivi, il profumo della rugiada nell’aria, la brezza che attraversa lenta i capelli e il sole tiepido al tramonto rendono il tempo benessere e leggerezza. In un attimo ogni istante scorre piano, si espande. Come una carezza sull’anima, come un rifugio per chi sa ascoltare il silenzio, riconoscendone la bellezza.
Vi racconto una cosa molto personale: perché Masseria San Giovanni è e sarà sempre nel mio cuore.
L'ho amata così tanto che ci sono tornata più e più volte, anche perché un tempo apparteneva a Raoul Bova e l'idea di poterlo incontrare mi piaceva troppo.
Nel tempo ho avuto modo di apprezzarla per ogni suo dettaglio, e trovo che sia un posto così suggestivo, e sereno, e felice che l'ho scelta per celebrare con la mia famiglia le Nozze d’oro dei miei genitori.
Un momento indimenticabile, dinanzi a quella chiesetta con la musica e mille parole d'amore, le luci del tramonto e un'atmosfera magica. Un giorno prezioso reso perfetto in ogni dettaglio grazie allo staff che mi ha aiutata ad organizzare tutto.
In questa Masseria ho scritto "un pezzo di storia" della mia famiglia. E questo la renderà per sempre unica.
E sapete quanto io sia riservata sulla mia vita personale, ma in questo caso vi lascio sbirciare dalla porta lasciando qualche scatto di quella giornata così unica e preziosa.
PALAZZO SAVINO by Epoca Collection, Mesagne
Nel centro storico di Mesagne, tra architetture barocche e corti silenziose, si distingue con raffinata discrezione Palazzo Savino, residenza nobiliare edificata tra il XVII e il XVIII che ha attraversato più di un destino: la residenza signorile della famiglia Parisi a dimora borghese nei primi del Novecento fino ad ospitare - temporaneamente - funzioni militari come caserma.

Il Palazzo, rimasto poi proprietà della famiglia Carrozzo-Savino a partire dagli inizi del Novecento, ha conservato intatta la sua identità originaria. Il suo portale monumentale d’ingresso introduce a spazi che restituiscono l’atmosfera autentica delle dimore aristocratiche salentine.
Gli interni rivelano una cura architettonica rara con ampie volte e soffitti alti che raccolgono la luce naturale.
A differenza di molti palazzi storici del Salento dove domina la pietra leccese, Palazzo Savino ha più di qualche dettaglio prezioso. Tra questi i suoi pavimenti di piastrelle e marmi antichi che parlano di un passato fatto di eleganza, levigati dall’uso e dal tempo, e che restituiscono il senso di un lusso sobrio e autentico.
La recente trasformazione in boutique hotel ha rispettato con rigore ogni elemento originale, restituendo ambienti che uniscono armoniosamente il fascino storico alla sobrietà del design contemporaneo.
Il risultato è un luogo denso di significato, dove nulla è casuale: dagli arredi in meravigliose tonalità accese alle terrazze che si aprono sui tetti antichi del borgo, e che offrono scorci inediti di Mesagne e del suo Castello Normanno-Svevo, poco distante.
L’atmosfera è unica e l’accoglienza è estremamente calorosa, ed è quello che più di ogni cosa mi tocca sempre il cuore. Un posto esclusivo, nel cuore di Mesagne, borgo culturale estremamente vivace, destinato a diventare uno dei nuovi luoghi simbolo del Salento.
A Palazzo Savino ho ritrovato il piacere del tempo pieno e delle piccole cose quotidiane.

Giorni in cui tutto ha avuto un ritmo diverso.
La colazione lenta nella sala illuminata dalla luce del mattino, le conversazioni che duravano più del previsto, i sorrisi al rientro da mare, l’aria che profumava di pietra antica e calma.
Mi sono fermata per ascoltare il silenzio e ad osservare ogni dettaglio: curato con misura, perché nulla è lasciato al caso ma allo stesso tempo delicatamente esibito.
Questo è un posto che non pretende ma accoglie. Qui ho scoperto un altro pezzo di Puglia: quella che non ha bisogno di raccontarsi troppo, quella che si lascia semplicemente vivere, tra un aperitivo e un momento di relax sulla terrazza sotto le stelle. Tutto con calma, nel tempo giusto.
Sono stati giorni pieni, senza rumore. E a distanza, li sento ancora addosso.
Vi lascio i dettagli per scoprire il Palazzo anche al link qui di seguito.
Lasciarmi coccolare dallo staff super gentile del Palazzo è stata la cosa migliore che potesse capitarmi.
Mi torna in mente la deliziosa degustazione di vini e prodotti locali nella piccola cantinetta all’ingresso del Palazzo - ho un ricordo indimenticabile del pasticciotto appena sfornato accompagnato da un Passito di Malvasia Nera della Masseria L'Astore - in cui il tempo è letteralmente volato.
A Palazzo hanno realizzato anche un altro mio desiderio, una experience molto bella che ho sempre voluto fare ma che per mancanza di tempo non ero riuscita a definire: vedere Polignano a Mare dal mare e scoprire le sue bellissime grotte in barca.
PALAZZO MATTEO by ITICEO, Nardò
Ultima tappa di questo viaggio bellissimo è stato ancora il Salento per salutare una regione che ogni volta mi riserva sempre un’accoglienza calorosa e storie nuove e inedite da raccontare.
E proprio tra le vie silenziose di Nardò, dove il barocco scolpisce la pietra e il tempo sembra dilatarsi, forse più che in ogni altro posto in cui sia stata, ho scoperto un luogo che non ha mai smesso di respirare.

Palazzo Matteo è una splendida dimora storica che racconta secoli di vita pugliese ma che oggi si presenta in una veste nuova, rigenerata con rispetto e visione dallo chef stellato francese Guy Martin.
Non un semplice restauro ma una dichiarazione d’intenti che ha conservato l’anima del palazzo.
Qui vivono intatte le proporzioni austere delle stanze, i pavimenti antichi, i volumi ariosi che dialogano con il silenzio delle corti.
Dopo aver restaurato altre due dimore nobiliari nel cuore del centro storico di Nardò, Guy Martin si è dedicato a Palazzo Matteo, l’ultimo gioiello del suo progetto di ospitalità raffinata nel Salento.
Una passione per questa terra che nasce da un’intuizione profonda: quella di ritrovare tra le pietre calde delle dimore storiche pugliesi e la luce che accarezza i borghi barocchi, lo stesso equilibrio sensoriale che cerca nella sua cucina. Un progetto con una visione estetica e culturale che ha reso il palazzo un luogo di charme dove l’eleganza e la raffinatezza francese si fondono con gli elementi architettonici più audaci e sensuali del Sud italiano.

Ogni elemento rispetta la storia del palazzo ma respira anche il futuro perché il design moderno - mai invadente e sempre pensato - si insinua con classe nei dettagli: luci calde, arredi essenziali ma esclusivi, pezzi d’autore.
Palazzo Matteo non è solo un luogo da abitare: è un manifesto di bellezza consapevole dove tradizione e innovazione si fondono con naturalezza. Un posto da scoprire e vivere lentamente, come questa terra insegna.
A Nardò non sono capitata per caso.
Ci sono venuta apposta, e Palazzo Matteo è stata un scelta precisa: quella di vivere dentro la bellezza, senza bisogno d’altro.
Dietro quella facciata settecentesca, dove la sobrietà si fonde con l’eleganza, la storia incontra il design in perfetto equilibrio. Spazi essenziali e mai freddi, volumi pieni di luce, dettagli pensati per chi ha occhi allenati al gusto.
Ecco, i dettagli. Rappresentano l'esclusività vera di questo Palazzo in cui, tra una scala e una suite ci sono pezzi d'autore unici che rendono ogni luogo prezioso. Penso alla grande scrivania in ceramica nella mia suite (Suite Matteo) realizzata e appartenuta a Valentino o al Mobiletto del 1988 di Luigi Serafini all'ingresso del palazzo. Un pezzo unico; e al vaso di Gio Ponti sempre nella mia suite...
A palazzo sono stati giorni in cui ho vissuto rituali che sapevano di cose vere: una lezione di yoga all’alba - la mia prima in assoluto – con la città ancora muta; una nuotata tra i tetti, con lo sguardo nel labirinto di pietra del centro storico; un massaggio terapeutico che ha sciolto tensioni e pensieri; un bagno rilassante vista cielo del Salento nel silenzio della terrazza.
E poi la tavola. Elegante ma essenziale come tutto il resto. Con le colazioni curate con la stessa attenzione che si riserva alle cose importanti. Servite tra il roof di palazzo Matteo e la terrazza di Palazzo Muci, seguendo l’impronta dello chef Guy Martin: bellezza e sapori pugliesi ma con gusto e con semplicità.
Una parentesi di equilibrio, e reset totale. E da un posto del genre non potevo che desiderare di più.
Vi lascio qualche scatto qui e - per scoprire le sei super esclusive suite del Palazzo - il link qui.
Un viaggio bellissimo, incontri con persone speciali che hanno reso ogni giorno speciale, e il ricordo di tanta Puglia in più che porto a casa e che non smetterò mai di raccontare con la stessa passione, lo stesso amore.
Sui miei canali Social trovate altri link e spunti di viaggio, sulla Puglia e sul mondo.
A breve anche l'itinerario completo di viaggio tra le masserie.
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