“La Norvegia non è che una favola che prende vita.”
Io che tra gelo e mare scelgo il mare sempre e comunque, questa volta non sono riuscita a rinunciare ad uno dei miei sogni di bambina: l’aurora boreale (in uno dei luoghi più affascinanti del mondo) alle isole Lofoten.
Un viaggio che è stato come una magia - vissuto con tutto il cuore - proprio lì, sopra al Circolo Polare Artico, in quell’arcipelago unico che spezza l’equilibrio di una linea invisibile che definisce un mondo a sé.
Sono state lì, dinanzi a me, e le ho osservate per una settimana intera quelle isole, magnifiche da ogni prospettiva e che ti vibrano in un istante sulla pelle. Di una bellezza selvaggia che toglie il fiato: scogliere frastagliate che si gettano in mare, insenature e baie minuscole come uscite da un dipinto, spiagge bianche su cui si infrangono onde di cristallo, laghi ghiacciati che incontrano steppe e praterie sotto lo sguardo di montagne innevate, fiordi meravigliosi dove le rocce sfumano di nero/argento ogni cosa…
Ho fatto quasi fatica i primi giorni a rendermi conto di essere in questo mondo perché a guardare le Lofoten sembra di essere davvero in un mondo a parte, semplice, spartano, genuino. Ancora profondamente incontaminato, senza fronzoli e a volte troppo brullo per quel Nord Europa così avanti quasi in ogni cosa ma al tempo strepitoso nel suo insieme perché di una essenzialità che basta a tutto.
Luoghi speciali e difficili da spiegare (perché a volte la bellezza fai davvero fatica a descriverla!) ma intimamente veraci e fatti di quella natura quotidiana che riempie gli occhi e il cuore. Paesaggi senza tempo mi hanno riempito gli occhi ogni giorno: prima colline e montagne spolverate di neve, poi laghi ghiacciati immersi nella foresta, ora case colorate di pescatori sospese sull’acqua, e ancora gli antichi villaggi in cui si tramanda la lavorazione del merluzzo selvaggio pescato nel Mare di Norvegia.
Nel silenzio di queste isole aspre e desolate, che d’estate pullulano di turisti provenienti da ogni parte del globo, viene fuori tutta l’esclusività dell'arcipelago. E io le avevo immaginate esattamente così: come un luogo non per tutti ma di cui tutti avremmo forse bisogno per trovare pace e ritrovare noi stessi.
Il viaggio – magnifico - si è svolto lungo la linea costiera norvegese tra Bodo e Tromso in un intarsio di fiordi stupendi che ho attraversato via mare a bordo del mitico postale.
Un viaggio nel viaggio per scoprire dolcemente paesaggi che lasciano poco spazio alle parole e all’immaginazione.
Se quindi ci state pensando ad un viaggio alle Isole Lofoten, sappiate che è semplice da organizzare e l’itinerario può essere affrontato da tutti. Non lasciatevi intomirire dal freddo: qui le temperature sono più miti e il clima è abbastanza più temperato rispetto al grande freddo che trovereste nel resto del Nord Europa.
Sento solo di aggiungere che il viaggio potrebbe essere complesso per i più piccini per quanto concerne gli spostamenti tramite postali e le attività notturne di caccia notturna all’aurora che un po' stonano col riposo dei bimbi piccoli.
ISOLE LOFOTEN: QUANDO ANDARE PER VEDERE L'AURORA
L’inverno alle Isole Lofoten è veramente “buio”: poche ore di luce che riducono di molto le attività ma aumentano la possibilità di vedere Miss Aurora. Che attenzione: non è detto che vedrete.
Per assistere a queste meravigliose tempeste magnetiche bisogna essere fortunati ma soprattutto preparati e astuti onde evitare di rientrare a casa con l’amaro in bocca.
Intanto, dovendo consigliarvi il periodo invernale migliore, direi che ottobre e novembre, e febbraio e marzo potrebbero essere perfetti per compensare le attività di giorno e di notte e vivere giornate più lunghe e un meteo più clemente. Chiaramente parlo per mia esperienza personale, voi sentitevi liberi di partire quando volete. Anche perché il meteo, come dico sempre, è l'unica cosa che non si può controllare.
Per quel periodo attrezzatevi con tute da neve, pile, pantaloni e maglie termiche. Ma attenzione a vestirvi a strati sempre perché nei locali/ristoranti fa davvero caldissimo e nelle case/hotels se non avete pantaloncini e magliettine rischiate il collasso per il caldo. Una raccomandazione per le scarpe da usare: si ai doposci sempre e munitevi di ramponcini perché spesso la neve diventa ghiaccio e a scivolare ci si mette un attimo.
L'AURORA BOREALE
Parliamo di LEI, che rappresenta il fulcro di un viaggio invernale in posti come la Norvegia (e le Isole Lofoten), la Finlandia, la Lapponia, la Russia, l’Islanda, l’Alaska...
Come vi dicevo, bisogna essere fortunati ma anche audaci. Fortunati perché non è scontato vederla. E astuti perché - invece - con un po’ di impegno, si riesce eccome. Io personalmente l’ho vista più volte in una settimana.
E allora ecco qui qualche dritta prima di approfondire l’itinerario con tutti i dettagli.
Scaricate l’App My Aurora Forecast, disponibile per iphone e google play.
Localizzatevi e...magia: vi darà l'indice KP - l'indice dell'attività geomagnetica globale che si basa su misurazioni di 3 ore da magnetometri terrestri in giro per il mondo – che è il fattore più importante per osservare l'aurora boreale. Giuro che non ci credevo ma l’app vi localizza, vi dice dove e quando si manifesterà l’aurora e, se attivate le notifiche, invia anche un messaggio di aggiornamento in cui avvisa che nell’arco di un’ora potrete osservarla dalle vostre parti indicandovi anche l’intensità (l'indice KP appunto).
Individuate sulle mappe le località in cui vi fermerete e i luoghi di buio totale lontano dalla città.
Sono i posti migliori per andare a caccia e restare in attesa lasciandosi meravigliare dalla natura. Non temete di chiedere in giro. I locals non sono particolarmente socievoli da quelle parti ma questi luoghi sono anche pieni di italiani e sapranno darvi più di qualche indicazione per trovare il posto in cui aspettare l’aurora. Ovviamente vi suggerisco anche un sopralluogo pomeridiano per capire bene dove andare e fermarvi e non bucare l’Aurora.
Per non rischiare, affidatevi una sera ad un operatore locale: loro sanno perfettamente dove andare.
Perché l'Aurora si manifesta eccome, a rischio di guidare per centinaia di chilometri. A Tromso per esempio, una sera abbiamo lasciato la città sotto un cielo nero e dopo due ore di bus con un tour guidato e prenotato dall’Italia, siamo arrivati su una spiaggia stupenda dove...la magia è arrivata in un istante. In ogni caso, avessimo avuto una macchina (e non ce l’avevamo) avremmo raggiunto comunque quel posto perché l’app di cui vi dicevo sopra aveva localizzato esattamente il luogo in cui si sarebbe verificata la tempesta magnetica. Quindi se non avete voglia di sperimentare da soli, un tour locale risolverà tutto.
ALBERGHI & RORBU
Passiamo agli alloggi, la mia passione. Sapete bene quanto ami scovare posti belli, particolari, e in cui rilassarmi e avere ogni comfort. Questo perché - perdonatemi, e non smetterò mai di ripeterlo - non è che si è veri viaggiatori solo se si ha uno zaino in spalla e si fanno tutti i sacrifici del mondo.
Si viaggia anche godendosi la bellezza dei luoghi e macinando chilometri ed esperienze ma... perché farsi mancare un posticino stupendo dove mettere insieme tutti i ricordi e godersi bei momenti di fine giornata?
Intanto, se volete il meglio dovete giocare d’anticipo. Io ho organizzato il viaggio in 2 settimane e in un periodo di altissima stagione, ed è andata fin troppo bene considerato che eravamo in 14 e sistemarci non è stato semplice.
Ho prenotato tramite Booking.com & Hotels.com, per me tra i migliori motori considerando anche la possibilità di effettuare prenotazioni con opzione di cancellazione gratuita e pagamento al check-in.
Tra l’altro, proprio grazie alle cancellazioni gratuite, sono riuscita a trovare gli stessi hotels, a distanza di giorni, a costi inferiori e pertanto, cancellando/riprenotando, ho ottenuto prezzi davvero vantaggiosi.
Ciò detto, il mio consiglio per un alloggio speciale da queste parti: non sarete stati veramente alle Lofoten se non avrete soggiornato in un Rorbu.
I Rorbu sono le antiche case dei pescatori direttamente sull’acqua: bellissime, curate nei minimi dettagli, di un fascino che non troverete altrove e che rappresentano un plus per un viaggio in questo arcipelago. Ovviamente vanno prenotate per tempo perché l’offerta è ridotta. Io sono riuscita a prenotarle a Svolvaer in un posto super iconico. Una delle due abitazioni era meravigliosa, con sauna privata e terrazza sul mare con la scaletta in legno per tuffarsi direttamente nell’Artico.
Vi lascio qui di seguito hotels e Rorbu in cui sono stata, utile spunto per un viaggio alle Lofoten:
A Bodo ho alloggiato al THON PARTNER HOTEL SKAGEN, hotel molto carino, al centro, con ottima colazione
A Svolvaer sono riuscita a prenotare i Rorbu, una bellezza assoluta. Sono stata allo SVINOYA RORBUER
Ad Andenes ho scelto l'ottimo ANDENES SUITE HOTEL
Infine a Tromso, sono stata al CLARION COLLECTION HOTEL AURORA, catena eccellente che include oltre che la colazione, la merenda e la cena.
ESCURSIONI & TOUR
Inutile dire che un viaggio alle isole Lofoten e in Nord Europa in generale è uno di quei viaggi che prevede necessariamente un’aggiunta, anche cospicua, di attività ed escursioni legate alla natura e che rendono il viaggio ancora più prezioso, esclusivo e ovviamente costoso.
Ma si tratta di attività irrinunciabili e che valgno ogni singola corona norvegese spesa.
Per le escursioni mi sono affidata ad alcuni operatori locali. Si tratta di agenzie di italiani o in cui lavorano italiani, molto efficienti, e soprattutto gentilissimi.
La prima agenzia è Lofoten Lights gestita da una coppia di italiani, Claudia e Maurizio, con i quali ho prenotato due escursioni molto belle: il tour del nord delle isole (una splendida giornata in bus tra villaggi, scorci e spiagge) e una tra le top activities, il Rib Safari Trollfjord con le aquile di mare, un’escursione in gommone da togliere il fiato. Di Claudia ho apprezzato la gentilezza, di Maurizio la simpatia durante il tour in bus.
Ad Andenes mi sono rivolta alla Whalesafari Ltd, contattando Sara, una ragazza molto disponibile (che attualmente però si è trasferita a Tromso) e che ha organizzato il Safari con le balene e l’Aurora Walk, tour in notturna sul lago di Bleik con cenetta a base di merluzzo in un capanno sotto le stelle.
Infine su Tromso ho preso due escursioni con Nothern Shots Tour, e grazie a Giulia, contatto italiano sul posto, ho prenotato - pagando in anticipo - la corsa in slitta con le renne e il villaggio Sami e l'Aurora Chase.
IL POSTALE
Di questo viaggio devo menzionare assolutamente anche il sogno tra i sogni: il postale dei fiordi.
Vi prego: ditemi che sapete di cosa sto parlando!
In caso contrario, ve lo dico io. Il postale è e resta uno dei viaggi più belli e affascinanti del mondo. Hurtigruten, il postale dei Fiordi Norvegesi, naviga di porto in porto dal 1893 lungo una delle coste più magiche della Terra.
Le navi sono belle, confortevoli, un po’ old style, e di un fascino unico.
Il percorso di Hurtigruten nacque da un progetto governativo per incrementare le comunicazioni - ecco perchè “Postale” - lungo la costa della Norvegia in quanto un tempo quel viaggio era lungo e pericoloso, in particolare durante l’inverno buio norvegese. La Hurtigruten rappresentò una innovazione e negli anni, col boom crocieristico, la compagnia si cimentò nelle traversate dedicate ai passeggeri regalando viaggi di incomparabile bellezza.
Oltre che con Hurtigruten (da Bodo a Svolvaer e da Svolvaer a Risohyamn) ho viaggiato con Havila, compagnia eccellente le cui nuove navi ecosostenibili alimentate con batterie e gas naturale sono molto belle e moderne.
Tra le isole si viaggia anche con la macchina ma vi consiglio di non perdere questa esperienza a bordo dei postali, pezzo integrante del viaggio. Su queste navi si può viaggiare in cabina o con passaggio ponte, e in ogni caso hanno un costo abbastanza importante. Ma il viaggio a bordo di uno di questi gioiellini del Nord è priceless.
Potete fare la prenotazione online, e scrivendo via mail alle compagnie per verificare costi e disponibilità.
COSA PORTARE: ABBIGLIAMENTO INVERNALE
Siete esperti di bagaglio? Questa sezione, in questo caso, non vi servirà ma io vi lascio lo stesso qualche tips perché in un viaggio mai dare nulla per scontato.
Intanto per partenze invernali (per intenderci da Ottobre ad Aprile come detto sopra) attrezzatevi con abbigliamento invernale adatto ad affrontare temperature rigide. Vestitevi a strati, giaccone pesante/piumino waterproof o, in ogni caso, imbottito, meglio se con cappuccio. Via a scaldacollo/sciarpa e cappello (ideale se copre anche le orecchie), volendo anche un passamontagna. Pile in ogni occasione e un maglione caldo a portata di mano. Abbigliamento termico, guanti e sottoguanti meglio se touch screen e scarponcini da neve impermeabili.
Indispensabili i ramponcini. Scordatevi tutto ma non quelli.
Pigiama e abbigliamento leggero per stare in casa e hotel, un costume perché la sauna è d’obbligo, e ovviamente solari, burro cacao e crema mani potente.
Poi, torcia frontale per la caccia notturna all’aurora e buste riscaldanti perché nell’attesa eviterete di gelarvi.
Munitevi di carte di credito: alle Lofoten non accettano contanti, incredibile ma vero!
Infine, qualche anti-infiammatorio, tachipirina antisfiga e caramelle per la gola. Infine selfie stick e drone se volete, non ci sono particolari restrizioni. Direi che basta così!
LE TRE APP INDISPENSABILI
Questa sezione potrà sembrarvi inutile ma fidatevi che vi svolterà il viaggio. Ecco 3 APP super utili:
1) La prima è splitwise. Se viaggiate in gruppo non ci sarà bisogno di una cassa comune contante ma pagando a turno con la propria carta e caricando gli importi di volta in volta nell’app, i conti saranno semplicissimi.
2) Per i taxi locali usate Taxi Fix e prenotate i taxi senza problemi. L'App funziona meravigliosamente e tra l'altro è l’unico modo per muoversi alle Lofoten se non avete noleggiato la macchina.
3) My Aurora Forecast è l’App Top per l’Aurora. Ma ve ne ho già parlato e senza di lei...inutile andare a caccia di tempeste magnetiche.
BUDGET: QUANTO COSTA UN VIAGGIO ALLE LOFOTEN
Eccoci all’argomento tanto atteso: quanto costa un viaggio del genere. Costa!
I voli hanno un prezzo molto elevato. Per volare su Bodo o Tromso costa anche più di 1000€ per esempio.
Seconda spesa più elevata sono i postali e il noleggio auto, ma sono costi base indispensabili da affrontare perché dovrete pur muovervi in qualche modo. I postali costano circa 200€ a notte a persona in cabina con traversata e senza food. Ma parliamo del prezzo base, perché salgono anche molto a seconda della stagione.
Il noleggio auto può costare anche 1000€ a settimana.
Io per esempio ho usato taxi e trasferimenti organizzati con agenzie locali e mi sono spèostata come detto con le navi. L'alternativa è, appunto, solo la macchina a noleggio.
Le escursioni non costano meno di 100€ a persona ciascuna. Giocare d'anticipo in questo caso non vi porterà risparmio.
Per il pernottamento si fittano case e camere in guesthouse economiche, ma vi consiglio i Rorbu che prenotati per tempo sono una chicca assoluta. E in fin dei conti non costano tanto di più.
A cercare bene sui motori di ricerca, si trovano anche occasioni d'oro per hotels a 4 stelle se volete soluzioni più conformtevoli.
Infine il food. Nei posti migliori, mangiando pesce e tutte le specialità locali si spende quanto una cena in Italia.
Una nota: dimenticate di comprare l’acqua. Alle Lofoten si beve quella corrente. E' talmente limpida e pulita che se provate a comprare una bottiglietta vi guarderanno male.
Per un viaggio del genere quindi, come il mio per intenderci, mettete in conto un budget di circa 2.800€ (voli, postali, hotels/rorbuer/escursioni/food).
Detto questo, se siete pronti, vi porto virtualmente in viaggio con me. Buona lettura, e buon viaggio!
Sedersi di fronte al mare, a guardare l’orizzonte tra i gabbiani che cantano la pace di questi luoghi e’ qualcosa di meravigliosamente indescrivibile.
GIORNO 1 – ITALIA/NORVEGIA
Inizia da Bodo, Capitale della cultura 2024, questo mio viaggio in una delle regioni d’Europa che ho nel cuore dai tempi dell’università. Cresciuta grazie alla pesca delle aringhe, Bodo si trova a Nord del Circolo Polare Artico. Non è una città particolarmente attraente (ma è un mio giudizio personale), e forse nei suoi dintorni tra vortici d’acqua, natura e piccoli villaggi si trovano pezzi della sua storia e della sua dimensione. A parte questo, posso dire che è soprattutto il punto di partenza per raggiungere le Lofoten, isole dal fascino indiscutibile.
Arriviamo in serata dopo un giorno di viaggio lungo ma divertente. L’aeroporto è proprio in centro città.
Ad attenderci qualche taxi prenotato con una TaxiFix. Tempo di sistemarci al Thon Partner Hotel Skagen e via a cena in uno dei ristoranti più carini della città, Bryggerikaia. Una bella tavolata per 14 persone e subito partono i primi assaggi di carpaccio di balena, stoccafisso e fish & chips.
GIORNO 2 – BODO/SVOLVAER
Sveglia presto, colazione e siamo pronti per un giretto a Bodo tra lungomare, pontili, fari e street art.
Una bella passeggiata tra i murales, poi la cattedrale e il porticciolo, infine una tappa alla Stormen Library.
Tappa veloce e piena di tappe nonostante la pioggia.
Nel pomeriggio imbarchiamo sul Postale Hurtigruten. Che meraviglia salire su questo gioiellino per la prima volta.
Il viaggio è bello ed emozionante, specie l’uscita dal porto, e nonostante il mare un po’ ballerino. Ma con una Travelgum si risolve il problema e si può vivere l’esperienza in tranquillità.
Personalmente ho trascorso molto tempo sui ponti esterni e sono rimasta incantata dal panorama. Ne conservo un bel ricordo davvero anche se sono abituata alle navi da crociera da cui si gode sempre di viste mozzafiato.
Arriviamo a Svolvaer puntualissimi sotto una bella pioggia ma con la solita App avevo prenotato qualche taxi e ci abbiamo messo un attimo ad arrivare allo Svinoya, uno dei posti più caratteristici visitati in questi ultimi anni, tra l'altro su un isolotto raggiungibile con un ponte attraversabile anche a piedi e che dista solo 10 minuti dal centro.
Un’oasi con le casette dei pescatori sul mare: bellissime, dipinte di rosso (un tempo veniva usato il sangue di balena per isolare le abitazioni e quel colore rosso è rimasto nella tradizione locale) e immerse in uno scenario unico. Ci sistemiamo e ci godiamo le casine fino a notte in attesa dell'aurora che la App ci indica come vicina. Ma il cielo è coperto e la stanchezza non ci consente di fare la prima caccia.
GIORNO 3 - SVOLVAER
Ci svegliamo tutti con l’oro in bocca desiderosi di viverci pienamente la giornata.
Colazione, ottima e ricca, al ristorante dello Svinoya anche se le case hanno tutto il necessario per preparare caffè e thè, che insieme a qualche biscotto e tortine prese in qualche market in centro risolvono il momento breakfast.
Giornata dedicata al Tour della parte Nord delle isole Lofoten. Percorriamo la E10 in un saliscendi di curve che si affacciano su laghi ghiacciati, montagne piene di neve mentre il sole inizia a fare capolino tra le nuvole. Passiamo per Kavelbag e ci fermiamo a Uttakleiv, una delle spiagge più fotografate delle Lofoten. Poi le sabbie bianche di Haukland e infine il villaggio di Henninvagen, conosciuto – con un po’ di fantasia – come la Venezia delle Lofoten.
Anche qui case di pescatori molto belle e piccole bakery profumose di limone e vaniglia. A proposito ci siamo fermati da @lysstoperiet ad assaggiare lo skillingsboller, una ciambella tipica norvegese di pasta brioche con cannella e zucchero (e che ho preso anche alla crema a vaniglia perché non mi faccio mancare proprio nulla).
Al rientro, nel pomeriggio, avevo organizzato due cose: la perlustrazione dell’area in cui di notte saremmo andati a caccia della nostra prima aurora boreale, e una sauna – con tanto di bagno nell’Artico che io stessa ho fatto – sul pontile dello Svinoya. Inutile dire che è stato un pomeriggio splendido.
Per la cena, prenotazione da Bacalao, uno dei ristoranti più rinomati delle isole Lofoten.
Poi con un taxi raggiungiam il luogo perlustrato nel pomeriggio e dopo 10 minuti di camminata a piedi finalmente, nei pressi di Fiskerkona, il faro di Svolvaer, vediamo la nostra prima Aurora boreale. MERAVIGLIA.
GIORNO 4 - SVOLVAER
Sveglia, colazione e giro fotografico sul pontile. Lo Svinoya è meraviglioso e gli scatti sono spettacolari.
Per la giornata ho prenotato una escursione top: il Rib Safari Trollfjord con le Aquile di Mare, un tour stupendo e apprezzato da tutti. Arriviamo in paese a piedi. Ci bardiamo con le tute termiche fornite dall'operatore locale e partiamo sui gommoni tra i fiordi. A parte il freddo assurdo che ci ha fatti ammalare quasi tutti, è stata una delle escursioni più belle. L’arrivo nel fiordo poi, mentre i gommoni sfilavano su un’acqua color argento e ferma come una tavola, è stato qualcosa di straordinario.
Al rientro pranziamo in un simpatico bar locale, facciamo un giro città, compriamo salami di balena e renna e poi beviamo un drik all’Ice Bar. Infine, ceniamo da Borsen Spiseri, il ristorante dello Svinoya. Bel posto e ottimo cibo, ma devo dire che siamo arrivati con una decina di minuti di ritardo e sono stati un bel po' scortesi.
Riprendiamo tutt le nostre cose e andiamo al porto, ci aspetta la notte sul postale, direzione Andenes.
GIORNO 5 - ANDENES
Arrivo alle 5.45 a Risohyam. Transfer prenotato tramite corrispondente con destinazione Hotel Andenes Suite, posto molto bello e con staff gentilissimo che ci consente il check-in già all'arrivo e ci apre la sala colazione.
Purtroppo per le condizioni del mare il Whale Watching viene cancellato ma è una giornata stupenda di sole che consente di scoprire la cittadina in tutta la sua bellezza tra spiaggia, faro e streets.
Nel pomeriggio organizzo un’attività in dieci minuti con Sara, il mio contatto dell'agenzia locale. E’ una giornata perfetta e senza nuvole, mi faccio dare dritte sui posti bui per vedere l’Aurora, mi faccio mandare una mappa google col percorso a piedi e organizzao un tour serale con autista per accompagnare il gruppo all’andata e al ritorno in un punto chiave vicino al lago di Bleik. Dopo un'ottima cena da Arresten, ristorantino molto famoso ad Andenes, arriva la seconda Aurora. Che vedono tutti tranne me perché resto - disperata - in hotel con l'influenza.
GIORNO 6 - ANDENES
Sveglia e colazione in Hotel. Giornata libera e di relax, e io finalmente mi sento meglio. Ci separiamo per giri diversi ma ci ritroviamo al Museo del faro per assagiare lo stufato di renna. Buono per tutti ma per me mai più.
Qualcuno va in spiaggia e qualcun'altro approfitta della Spa dell’hotel. Il tour operator locale mi informa che la notte sarà coperta e che è preferibile cancellare l’Aurora Walk! Un vero peccato perché si tratta di una experience veramente particolare che prevede passeggiata notturna con torce verso il lago ghiacciato e cena con merluzzetto sotto le stelle in un capanno in attesa dell'Aurora boreale.
Dopo una giornata di giri in un clima abbastanza freddo, e dopo essere salita sul faro – visita bellissima – ceniamo nuovamente da Arresten. Mezzo gruppo è a letto con l’influenza ma in ogni caso alle 3.30 del mattino tutti svegli per rimetterci in viaggio. Raggiungiamo il porto di Risohyam e ci imbarchiamo di nuovo, stavolta su una splendida nave di Havila, per raggiungere la nostra ultima destinazione, Tromso.
GIORNO 7 - TROMSO
Il viaggio verso Tromso è lungo ma bellissimo. Passiamo vicinissimi alla costa, ci incantiamo a guardare l’alba che sorge sulle montagne innevate che arrivano al mare, sfiliamo leggeri tra i fiordi. E la cosa bella è che la temperatura è fantastica. Arriviamo in città nel primo pomeriggio e raggiungiamo a piedi il Clarion Collection Aurora che ha una posizione sul porto stupenda. Scendiamo subito per una passeggiata. Giriamo tra le vie cittadine facendo tappa al Polar Museeum, all’Alter Telegraphenmast, arriviamo a Skansen, ci fermiamo al Photopoint Yacthhafen Tromso, scopriamo la Street Art cittadina e poi Storgata, la Cattedrale, Kirkegata e Polaria.
Giudizio finale: Tromso città veramente bella.