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  • by Mel

GIAPPONE. A Kyoto, il Ryonanji Temple e il giardino giapponese Karesansui


Se siete a Kyoto e desiderate vedere qualcosa di veramente particolare, non dovete perdervi un luogo magnifico, il posto Zen con la Z maiuscola, tra i più famosi nel mondo: il giardino giapponese di Karesansui. Io ci sono andata un pomeriggio dopo essere stata in un altro posto top del Giappone, il Padiglione d’oro. Ecco, sappiate che il giardino di pietra del Tempio di Ryoanji è un luogo magnifico che dista dal Pavillon appena un chilometro.

Il Ryoanji Temple è un piccolo tempio buddista della setta Ranzai, famosissimo solo per il suo giardino roccioso, il più straordinario esempio di giardino roccioso giapponese. Una vera chicca dal fascino unico. Si tratta del più celebre giardino Zen del Giappone. Ed è interamente in roccia e ghiaia con lo scopo di offrire ai monaci un luogo dove potersi dedicare alla preghiera e alla meditazione.

E non vi meraviglierà sapere che luoghi come questi, anche per chi come noi proviene da una cultura completamente differente, hanno uno strano, straordinario e benefico potere “calmante”.

Il giardino zen Karesansui è quindi l’attrazione principale del Ryoanji. Il tempio si può raggiungere anche a piedi dal Golden Pavillon (la passeggiata è di appena 1 chilometro) ma vi consiglio di prendere uno dei bus che fanno su e giù dal Pavillon a l Tempio, specie in una giornata molto assolata. Fidatevi: eviterete di sciogliervi per il calore.

Questo tempio è un po’ un luogo dove rifugiarsi se si desidera lasciarsi alle spalle il caos della città. Ovunque ci sono persone sdraiate in silenzio a godersi la bellezza del posto senza proferire parola. E più di ogni cosa, proprio questa calma, questa serenità regnante sovrana è la cosa che quel giorno mi ha colpito di più.

Il tempio, costruito nel 1450, e il giardino appunto, patrimonio dell’Umanità e monumento storico della Kyoto antica, è molto affascinante ma sempre affollato. Dicono che forse sia preferibile andarci al mattino presto, all’apertura. In ogni caso, io ci sono passata quasi all’ora della chiusura e nonostante la folla il posto mi ha comunque rapito per la sua bellezza.

Prima di arrivare al Karesansui, si percorre uno splendido giardino lussureggiante in cui trionfa uno lago di ninfee. In primavera i colori sono molto belli e il fuxia delle ninfee spicca nell tinte verdi della natura circostante. Il colpo d'occhio è assicurato.

Al vostro arrivo, non aspettatevi un giardino immenso e realizzato con chissà quali fronzoli. Parliamo di un giardino Zen, un luogo estremamente minimal!

Si tratta di una piccola area circoscritta che potrete contemplare per tutto il tempo che vorrete!

Questo kare-sansui, che vuol dire proprio giardino di pietra, considerato uno dei giardini rocciosi più belli del mondo, l’originale giardino di sabbia e pietra giapponese pensato dai monaci, è davvero particolare ed essenziale: 248 mq con una composizione di 15 pietre sistemate sulla sabbia bianca e circondate da un muro di argilla.

La storia vuole che il monaco che lo realizzò avesse immaginato una tigre che saltava nel giardino attraversandolo a balzi. Le pietre furono posizionate proprio nei punti in cui la tigre aveva appoggiato le sue zampe. Ecco perché le pietre, secondo la logica zen, sono esattamente dove sono e non avrebbero potuto essere altrove.

Il giardino è costituito da tre elementi chiave: le pietre, simbolo di stabilità e forza e che devono mantenere sempre la loro posizione quasi come se il giardino fosse stato creato intorno a loro; la ghiaia, che rappresenta l'acqua, il mare, ma anche il vuoto...ed è uno stimolo ad interpretarne la composizione. Infine, la cornice che definisce lo spazio.

Una nota curiosa di questo posto è che sono visibili solo 14 pietre alla volta, perché per avere una panoramica completa del giardino – dicevano i monaci buddhisti – è necessaria una coscienza superiore. E questo perché il giardino è la rappresentazione della verità, che in fondo – sempre secondo i monaci buddhisti, e bisognerà necessariamente crederci! - ha sempre un lato celato.

Altra precisazione: il vero fulcro della meditazione nel giardino Zen sono le isole che rappresentano l’immortalità, la longevità e, soprattutto, la salute.

Molti giapponesi hanno nei loro bellissimi giardini alcune rocce che rappresentano le montagne, oltre che due antichi simboli tradizionali che nella cultura del Sol Levate indicano la longevità: testuggini e gru. Questa tipologia di giardini, inoltre, è intesa anche come “isola del pensiero” e il numero delle rocce presenti non deve mai essere di numero pari e mai multiplo di quattro poiché i numeri pari richiamerebbero cose funeste…

Ora...potrei continuare a raccontarvi molte altre curiosità sui giardini zen ma mi pare superfluo se pensate che siamo dinanzi ad uno dei posti più particolari del mondo. Quel che posso dire, con assoluta certezza, è che qui c’è davvero un’atmosfera di armoniosa sintonia tra terra e cielo, e si potrebbe restare in ammirazione per ore assorbendo un'anomala e profonda sensazione: la percezione di ogni mutamento dell’universo.

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