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  • by Mel

MALAYSIA. Malacca: bellezza e cultura dell'antica capitale malese sul fiume

Malacca o Melaka, città storica per eccellenza della Malaysia, e antica capitale dell'omonimo Stato, Malacca appunto, è la destinazione perfetta per chi desidera avvicinarsi ed assaporare pienamente la cultura di questo paese.

Io ci sono stata qualche anno fa, durante il mio primo viaggio in Asia e devo dire che, nonostante la breve sosta – un pomeriggio e una sera – mi ha piacevolmente colpita.

Un tempo comunità di pescatori abitata da popolazioni indigene, Malacca è divenuta poi il porto commerciale di maggiore importanza dell’intero Sud-Est asiatico. La città fu conquistata e colonizzata dagli europei che hanno bel lasciato il segno del loro passaggio. Mantenne, però, la sua importanza nei traffici commerciali e il suo splendore fino ai primi anni dell’Ottocento, quando a seguito della fondazione di Singapore tutti i traffici marittimi furono dirottati proprio su Singapore e verso la capitale malese, Kuala Lumpur.

Malacca è oggi un piccolo gioiellino. E' costruita lungo il fiume, piena di monumenti e palazzi storici. Per strada si respira una bella aria, c’è una bella atmosfera.

Noi quella bella aria, quella bella atmosfera...l'abbiamo sentita tutta. Gente sorridente, socievole, accogliente. Come del resto in tutto il territorio malese, perché non smetterò mai di ripetere che le cose che mi hanno più colpito in questo tour malesiano sono stati i sorrisi e la gentilezza d’animo dei locali.

La sua strategica posizione sul mare ha visto, tra l’altro, Malacca quale protagonista e fulcro di influenze di ogni cultura. Qui, attualmente, vivono pacificamente la cultura cinese insieme a quella indiana, islamica ed europea. E questo miscuglio è visibile in ogni suo angolo: l’architettura delle shop-house, per esempio, realizzate in autentico stile perankan, costruzioni risalenti alla dominazione olandese e portoghese, si confonde perfettamente con le costruzioni in stile vittoriano, i templi buddisti e indiani, le moschee islamiche. Un miscuglio che difficilmente troverete altrove.

Girare la città è molto semplice. Noi l’abbiamo fatto rigorosamente a piedi. Un modo molto carino è provare, però, i trishaw, i colorati risciò a bicicletta. Che sono troppo divertenti. E ovviamente noi non ci siamo fatti sfuggire l'occasione: abbiamo provato anche quelli, che sono una tipicità locale. Abbiamo contrattato il prezzo prendendone cinque e siamo saliti su questi pazzi risciò e con la musica a tutto volume abbiamo fatto un giro panoramico di 20 minuti.

Due cose in merito a questo: contrattate, innanzitutto, bene i prezzi prima di partire per evitare spiacevoli discussioni a fine corsa. Dimenticate di fare un giro panoramico-culturale completo della città. Sono mezzi da divertimento: vedrete poco e riderete molto.

Provateli, quindi ma poi...incamminatevi e scoprite la città a piedi.

Proseguendo a piedi si arriva a Town Square, per esempio, che è il centro della città con la sua bella Torre dell’Orologio. Qui ci trovate anche lo Stadthuys, sede del municipio locale, che spicca per il suo colore vermiglio ed è considerato il più antico palazzo olandese d’Oriente. Nei pressi della piazza, avvisterete anche la Christ Church, costruita con mattoni provenienti dalla terra dei tulipani, la più antica chiesa protestante della Malaysia dove si conservano la Bibbia in ottone e una raffigurazione dell’Ultima cena fatta con piastrelle di maiolica. Una piccola chicca da non perdere. E che noi abbiamo perso perché siamo arrivati in prima serata quando oramai era chiusa.

Tempi molto stretti, i nostri. Ma in realtà tenete presente che la città non è grandissima e in un giorno si visita facilmente.

Molto carino è il Jl Tun Tan Cheng Lock, piccola e caratteristica stradina ricca di abitazioni perankan, che rivelano influenze vecchie e nuove. Qui è pieno di negozietti e piccoli ristoratini. Zona molto carina. A piedi siamo arrivati anche a Jl Tokong, la via dei piccoli santuari cinesi, dove domina il Cheng Hoon Teng Temple, il tempio cinese più antico della Malaysia, dedicato alla dea della misericordia.

Lungo il fiume, invece, trovate la Porta di Santiago: alcuni gradini separano la chiesa di St. Paul, antica testimonianza del cattolicesimo in questa città, dall’ingresso principale della fortezza portoghese A’Famosa, costruita agli inizio del Cinquecento.

Noi abbiamo trascorso la maggior parte della serata a Jonker Street, che è davvero un must di Malacca, ed è praticamente il cuore pulsante di Chinatown. Di giorno vivace mercato delle pulci dove si trovano ceramiche cinesi, batik, songet, portagioie di madreperla. Luogo che quindi vi consiglio assolutamente di non perdere!

E di notte, e nel weekend, vibrante via folkloristica, sbrilluccicante e super affollata.

In quella nostra unica sera di agosto c’era il delirio. Come dire: Malacca, ombelico del mondo!

Nei ristorantini della zona provate l’otak-otak, filetto di pesce grigliato avvolto in foglie di banano. Lo cucinano solo a Malacca. Io l’ho provato ed è squisito. Accompagnatelo con succo di cocco ghiacciato. Preso anche quello ovviamente. Una delizia.

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